Recensione
Il primo consiglio che si riceve arrivando a Dublino è quello di tenersi lontani da Temple Bar, e la prima azione che si compie una volta raggiunto il centro è precipitarsi a Temple Bar. Tutto ciò perché il caratteristico quartiere sul greto del fiume (questo, appunto, il significato della parola "bar"), senza dubbio artefatto e ricco di trappole per turisti, resta tuttavia il fulcro della vita diurna e notturna della capitale irlandese. Qui, tra un atelier di moda "shabby chic" e un ritrovo più o meno tradizionale, sorge anche qualche ristorante che tenta di vincere la quotidiana concorrenza dei pub (tutti, o quasi, servono cibo almeno fino alle 22). Nel caso di Elephant & Castle, succursale dell'omonimo locale di New York aperta fin dagli anni Ottanta, l'operazione può dirsi senz'altro riuscita: il locale è sempre pieno e chi si presenta senza prenotazione, anche nel corso della settimana, deve spesso fare i conti con una lunga attesa.
Aperto fin dalla mattina, il locale offre la classica colazione all'inglese e un sostanzioso brunch; è però a pranzo e a cena che la cucina dà il suo meglio. Il cavallo di battaglia del ristorante sono le sfiziosissime spicy chicken wings, alette di pollo speziate: una porzione costa 13,50 euro ed è considerata un antipasto, ma da sola può tranquillamente costituire un pasto intero, vista l'abbondanza! Più contenute le alternative, come insalata verde, cozze al vapore, saporite costolette di maiale, zuppe del giorno. Le insalate (da 13,50 a 18,50 euro) sono un altro piatto forte, dalla classica Caesar Salad all'insalata con avocado, pomodoro e formaggio.
Tra i piatti principali molta carne, come bistecca di manzo alla griglia (23,50 euro) e pollo arrosto, ma anche gamberi al lime, salmone irlandese (19,50 euro), agnello con asparagi e patate, e persino tagliatelle ai frutti di mare. Vasto l'assortimento di omelette, tra cui la robustissima "Temple Bar" con salsiccia, bacon e cheddar, di burger e di sandwich. I dessert sono prevalentemente a base di gelato: da provare l'Heart of Darkness con liquore al cacao.
Da sottolineare la più che discreta carta dei vini, con diverse bottiglie europee, e il buon assortimento di birre in bottiglia: da provare la dublinese 5 Lamps.