Recensione
Il Castello di Rivalta è un'imponente costruzione medioevale lungo le rive del Trebbia, poco conosciuta ma perfettamente conservata e intelligentemente recuperata per ospitare sia cerimonie ed eventi, sia locali permanenti. Praticamente la miglior location possibile per un ristorante, per atmosfera e fascino. Ma Sabrina Piazza e il suo staff (tra cui anche due chef giapponesi, Tomohide Nakayama e Yurika Koeda) non si sono accontentati e hanno trasformato l'Antica Locanda del Falco in un ristorante di alto livello anche dal punto di vista gastronomico, riproponendo i classici della cucina locale e rinnovando il menu con proposte originali. Davvero deliziosa l'accoglienza, a partire dalla spettacolare bottega che dà il benvenuto ai visitatori con un trionfo di colori e profumi.
Abbiamo visitato il locale in occasione della "Cena del Quinto Quarto", tradizionale appuntamento invernale organizzato dalla benemerita Confraternita dei Grass. Il titolo dell'evento, "Frattaglie e frittelle", non lasciava spazio all'immaginazione: tanti gustosi piatti a base di interiora, a partire dal fegato con cipolle e polenta per proseguire con l'eccezionale trippa alla parmigiana con fagioli bianchi. Il clou della serata l'hanno offerto le animelle di vitello, presentate in due versioni: al Marsala o impanate con salsa di peperoni. Entrambe prelibatissime anche per chi non ama i sapori troppo forti. Dopo abbondanti razioni di Gutturnio (ottimo quello delle cantine Perinelli) ecco i dolci: tortelli, amaretti, meringhe al caffè e ottime frittelle di Carnevale. Servizio assolutamente inappuntabile per un locale che merita senza dubbio una seconda visita!