Recensione
Sulla sponda lombarda del Lago di Garda, a due passi da quel "giardino delle meraviglie" che è il Vittoriale degli Italiani di Gabriele D'Annunzio (da visitare assolutamente almeno una volta nella vita), la trattoria La Tana fa di tutto per tenere fede al suo nome. Nascosto, anzi, quasi imboscato negli stretti vicoli di Toscolano Maderno, il ristorante non promette nulla al visitatore di passaggio, ma ben presto si rivela ricco di sorprese: una formula vincente accompagna i sapori della tradizione, con il pesce di lago a farla da padrone, alla raffinatezza di piatti e ingredienti ricercati. Il risultato finale è più che positivo, grazie a un rapporto qualità-prezzo invidiabile per un locale senza pretese, ma che meriterebbe maggiore visibilità.
Gli antipasti (8-9 euro) vanno dallo sfizioso al sostanzioso: nella prima categoria rientrano senza dubbio il fagottino di melanzane con bufala, pomodorini e basilico e lo sformatino di zucchine con speck e robiola, nella seconda il lardo di Arnad con marmellata di cipolle e crostini e l'insalata "croccante" con filetti di coregone. Da provare, però, è soprattutto il carpaccio di salmerino, altro pesce di lago. Ottimi anche i primi (9,50 euro), a cominciare dai robusti tortelli alla formagella di Tremosine con mandorle bianche, per proseguire con i ravioli di coregone al basilico e, fuori menu, le profumate lasagne al tartufo.
Il pesce è come detto uno dei cavalli di battaglia della casa, e dunque come secondo (15-16 euro) non si può non approfittare del gustoso coregone alla griglia, quando presente, o del luccio mantecato con polenta, olive, capperi e porri. Non mancano però piatti di carne come tagliata di manzo e filetto di maiale. Buono l'assortimento di formaggi locali, dal Bagoss al Tombea. I dolci (5,50 euro) soddisfano l'occhio tanto quanto il palato: scenografica la meringa con albicocche, delizioso il semifreddo allo zafferano e pistacchi tostati e roboante il tortino di cioccolato fondente con passata di ribes. La cantina presenta una discreta selezione di vini locali e anche un più che onesto bianco della casa (Lugana o Soave) in bottiglia.