Recensione
La bella città di Konstanz (Costanza per gli amici), a un passo dal confine svizzero, non offre al visitatore occasionale soltanto un ameno lungolago e un incantevole centro storico costellato di edifici medioevali perfettamente conservati. Lungo le vie del borgo, forse per reazione all'insipienza culinaria della vicina Svizzera, fioriscono golosità di ogni tipo: pasticcerie artigianali, caffetterie, botteghe di dolciumi, panetterie annunciate dal simbolo dell'onnipresente bretzel, e chi più ne ha più ne metta. Anche i ristoranti non mancano, e visto che Konstanz è una città di forte immigrazione, riservano qualche sorpresa "etnica": molti gli italiani, ma a farla da padrone sono i turchi. Un esempio è il ristorante Radieschen (significa "ravanello") i cui gestori, originari della Turchia ma stabilitisi in Germania già dal 1983, propongono un'efficacissima contaminazione tra la cucina del paese natale e quella teutonica.
Il primo aspetto degno di nota è il pane, che proviene direttamente dall'altra parte della strada, e non è un modo di dire: di fronte al ristorante c'è la panetteria Regin-Brot, che produce (dietro una vetrina a vista) pane al 100% biologico. Non male come biglietto da visita. Dopo aver ordinato la prima birra, la bavarese Hirsch (pils o weisse), si può passare agli antipasti che rivelano già la natura "meticcia" del ristorante: tra le varie proposte troviamo olive e feta, i dolma (foglie di vite ripiene) e il cacik (yogurt con cetrioli e aglio), ma anche un più prosaico cocktail di scampi e vari sandwich con l'immancabile wurst. Ampia anche la disponibilità di zuppe - al pomodoro, ai broccoli, agli asparagi o al pollo - e di insalate. Il prezzo di tutti i piatti si aggira tra i 7 e i 10 euro, con porzioni decisamente abbondanti.
Le specialità della casa sono però altre. Volendo tralasciare la pasta (nudeln), peraltro molto apprezzata dai clienti abituali, ci si può orientare sulla pizza turca in diverse varietà oppure sull'eccellente saç kebab: non il classico panino, ma carne sminuzzata servita in un ampio wok con l'aggiunta di condimenti di ogni tipo. La versione più classica comprende pomodoro e peperoni, ma ce ne sono anche con patate, funghi, salsiccia, speck e persino una vegetariana. Da provare anche il börek: la ricetta originale prevede l'utilizzo di pasta sfoglia, qui invece il piatto è più simile a un calzone ripieno di succulento formaggio, carne, verdure e altri ingredienti. Consigliata la variante Spezial. Meno entusiasmanti i dessert, che spiccano soprattutto per l'altissimo contenuto calorico: l'helva è un mix di pistacchi, sesamo e miele al limite del commestibile, l'hexenei una "bomba" di gelato, cioccolato e caramello. Sul caffè turco non possiamo pronunciarci, ma certamente non sarà peggiore di quello tedesco...