Opinione scritta da Locuste

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Bar & Pub
 
2019-10-24 14:18:01 Locuste
Opinione inserita da Locuste    24 Ottobre, 2019
#1 recensione  -  

Recensione

Data di visita
Ottobre 05, 2019
Recensione
Storico e frequentatissimo caffè del centro di Nicosia, con numerosi tavolini all'aperto. Celebre soprattutto per i concerti di musica tradizionale che si svolgono praticamente ogni sera; nel fine settimana è indispensabile prenotare.
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Bar & Pub
 
2019-10-24 14:15:21 Locuste
Opinione inserita da Locuste    24 Ottobre, 2019
#1 recensione  -  

Recensione

Data di visita
Ottobre 05, 2019
Recensione
Letteralmente a un passo dal "muro" che divide in due la città di Nicosia, un birrificio artigianale con una storia giovane ma già di successo: premiatissime la Blondie (Bohemian Pilsner) e soprattutto la Hoppy (American IPA). In tutto sono 7 le birre offerte alla spina. La cucina offre una ristretta selezione di piatti "gourmet" (10-15 euro).
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Ristoranti
 
2019-10-24 14:00:12 Locuste
Voto medio 
 
7.8
Qualità 
 
7.0
Quantità 
 
8.5
Servizio 
 
7.0
Prezzo 
 
8.5
Opinione inserita da Locuste    24 Ottobre, 2019
#1 recensione  -  

Recensione

Data di visita
Ottobre 06, 2019
Recensione
Parlare di città di contrasti è quasi una banalità, ma per Nicosia la definizione è assolutamente obbligata. A due passi dall'assurda e tragicomica linea verde che divide in due la capitale di Cipro, tra edifici diroccati e abbandonati, spuntano come funghi i bar della "movida", i negozi delle catene internazionali e naturalmente affollatissimi ristoranti alla moda. Attorno al Piatsa Gourounaki, che sorge in uno degli angoli più caratteristici della città, ci sono almeno altri 4 locali: ma la prima scelta è questa semplice efficientissima griglieria, che (non a caso) non accetta neppure prenotazioni. La cucina si definisce orgogliosamente "greca" e anche qui non è un caso, sebbene alla resa dei conti le specialità siano assai simili a quelle cipriote: piatti essenziali, veloci e a buon prezzo per una formula vincente.

"Piatsa gourounaki" significa sostanzialmente "recinto di maiali": inutile nascondere quindi che qui si viene per la carne, prelibata e in gran quantità. Il souvlaki, tipico spiedino greco, è naturalmente il re della tavola: lo si può scegliere di vari tipi (maiale, pollo e agnello) e con o senza la classica pita. E' possibile anche ordinare i singoli spiedini (da 1,30 a 2,50 euro). Altre specialità sono il kebab, di agnello e vitello o di maiale, le salsiccette greche avvolte nell'omento (l'equivalente delle cipriote sheftalia), le alette di pollo e il bacon. Ci sono anche piatti completi per due persone, di solo pollo o di carni miste, ad appena 15,50 euro. Tutto è servito con abbondante accompagnamento di patatine fritte.

Il resto è contorno, ma non significa che sia da meno in termini di qualità e quantità: l'insalata greca e quella cretese (con pomodoro, feta e basilico) sono ottime e abbondanti, e soprattutto salsine e contorni sono imperdibili. Tra queste spiccano tzatziki, tirokafteri (salsa piccante al formaggio), tahini (a base di semi di sesamo) e la buonissima salsa alle melanzane, servite con pane tostato e l'eccellente olio d'oliva locale. Ottimi anche i formaggi, non solo feta ma anche graviera e manouri. Si beve vino della casa e birra, cipriota o greca. Il dolce invece è uno solo - lo squisito mahalembi, a base di amido di mais e acqua di rose - ed è offerto dalla casa, così come il digestivo che chiude un pasto di tutto rispetto.
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Ristoranti
 
2019-10-23 12:55:23 Locuste
Voto medio 
 
8.0
Qualità 
 
7.5
Quantità 
 
8.5
Servizio 
 
7.5
Prezzo 
 
8.5
Opinione inserita da Locuste    23 Ottobre, 2019
#1 recensione  -  

Recensione

Data di visita
Ottobre 05, 2019
Recensione
Per sfuggire alle orde di turisti del litorale cipriota è sufficiente addentrarsi di pochi chilometri in direzione dei Monti Troodos, vette non certo irraggiungibili ma in apparenza lontane anni luce dal caos della costa. Tra un antico monastero con incantevoli affreschi e un bosco incontaminato, quiete e riposo sono assicurati e le occasioni per rifocillarsi non mancano. Pedoulas, a quanto pare, è la località posta all'altitudine più elevata dell'isola (anche se parliamo di altezze tutt'altro che vertiginose!): un tranquillo borgo di montagna dall'atmosfera sonnolenta, ma con diversi ristoranti affacciati sulla strada principale. Tra questi c'è il Two Flowers, che oltre a un solido menu di specialità locali offre anche un'impareggiabile vista sulla vallata.

Dalla cucina non ci si devono certamente attendere particolari raffinatezze, ma al tempo stesso è difficile rimanere delusi: piatti semplici e genuini, porzioni abbondantissime e prezzi a dir poco abbordabili. Già gli antipasti rischiano di saziare: bruschettone all'olio (eccezionale) accompagnate dalle tradizionali salsine come tzatziki, humus, tahini (a base di semi di sesamo), taramas (con uova di pesce), a soli 2 euro l'una, e poi da olive, feta, lountza (un saporito e speziato salume) e halloumi, il tipico formaggio grigliato. Per i più esigenti c'è una grande varietà di insalate, panini, hamburger e persino pasta: ma il meglio, è evidente, il ristorante lo dà sulla carne.

Oltre la veranda spiccano infatti i grandi spiedi su cui cuociono incessantemente pollo, agnello, maiale e manzo: l'offerta è pressoché infinita, dal kebab misto (9 euro) alle costolette di agnello (13,50 euro), passando anche per qualche piatto di pesce come trota, salmone e gamberi. Meglio però puntare sui piatti tradizionali: le shieftalia, salsiccette di maiale avvolte nell'omento (9 euro), l'immancabile mousaka, o lo stifado di manzo in agrodolce (10 euro). Il tutto servito con abbondanti contorni di patatine fritte e verdure. E per chi è proprio insaziabile c'è anche il menu di meze, l'equivalente delle tapas, a 16 euro a persona.

Si beve birra locale (Keo) o importata a prezzi irrisori: 3 euro per mezzo litro. L'ottima frutta di stagione e i pochi dessert sono disponibili direttamente al buffet, prima dell'indispensabile caffè cipriota. Insomma, c'è di che dedicarsi un pranzo pantagruelico spendendo meno di 25 euro!
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Ristoranti
 
2019-10-17 14:59:33 Locuste
Voto medio 
 
7.0
Qualità 
 
8.0
Quantità 
 
7.0
Servizio 
 
8.0
Prezzo 
 
5.0
Opinione inserita da Locuste    17 Ottobre, 2019
#1 recensione  -  

Recensione

Data di visita
Ottobre 04, 2019
Recensione
Per non rimanere incastrati tra i fast food e i pub inglesi del centro di Pafos, che nella stagione estiva sembra o vuole sembrare una piccola Las Vegas, l'unica soluzione è allontanarsi un po' dal mare. Se si è fortunati, può capitare di imbattersi in un gioiellino come Psarou: un ristorante di pesce con tutti i crismi, con materie prime di alto livello e servizio all'altezza, oltre a due gestori di grande cortesia e simpatia. Certo, i prezzi sono alti - soprattutto per la media dell'isola - e le porzioni non abbondantissime, ma ne vale davvero la pena.

Come ogni ristorante cipriota che si rispetti, anche Psarou ha la sua offerta di "meze" per un minimo di due persone: 20 euro per vari assaggi di pesce e dintorni (dal polpo o calamari). Ci sono anche grigliata mista (36 euro) e fritto misto (34 euro), sempre per due persone, ma noi consigliamo di lasciarsi tentare dalla carta e soprattutto dal bancone, dal quale si può scegliere direttamente il pesce fresco del giorno, preparato poi alla griglia o al forno. Orate, dentici, branzini e altri pesci, serviti con corposo contorno di verdure e patatine fritte, sono gustosissimi e di pregio.

A parte gli immancabili antipasti a base di feta, olive, insalata, tahini (salsa ai semi di sesamo) e taramas (uova di pesce in salamoia), tra le altre proposte segnaliamo le eccezionali cozze alla griglia (12 euro), servite con una gustosa salsina all'olio e limone. Ottimi anche gamberi, calamari e polpo grigliati, seppure in porzioni un po' troppo risicate. Da provare il pesce fritto (10-14 euro): tra le proposte c'è anche un inusuale pesce spada. La cantina offre una limitata ma interessante selezione di vini, tra cui segnaliamo il bianco Persefone della Kolios Winery. Il dessert invece non è la specialità della casa, ma su richiesta non mancherà un assaggio di frutta fresca, o dei dolcetti allo zucchero che in Turchia si chiamano "lokum".
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Ristoranti
 
2019-10-17 14:30:47 Locuste
Voto medio 
 
7.8
Qualità 
 
7.0
Quantità 
 
8.0
Servizio 
 
7.5
Prezzo 
 
8.5
Opinione inserita da Locuste    17 Ottobre, 2019
#1 recensione  -  

Recensione

Data di visita
Ottobre 03, 2019
Recensione
Per il viaggiatore occasionale non è sempre facile distinguere, in un ristorante, la tradizione genuina dal folclore artificiale. Specie in luoghi come Cipro, per decenni colonizzata (e non metaforicamente) da migliaia di turisti di varie provenienze. Il Militzis è un perfetto esempio in questo senso: smaccatamente fasullo nella sua riproduzione di una tipica taverna di campagna, con tanto di mulino a vento, è però forse il ristorante migliore, in una città tutta votata al turismo come Larnaca, per un primo approccio alle specialità della cucina cipriota.

Il ristorante è una vera e propria fabbrica di coperti, con la sua veranda esterna che può ospitare molte decine di commensali e un servizio rapido ed efficiente; in estate, tuttavia, si raggiunge rapidamente il pienone. Ridotto all'osso è invece il menu, che propone pochi e selezionati piatti, rigorosamente "contadini" e spesso preparati nel forno rurale ben visibile al centro del cortile. Tra questi dominano incontrastati il kleftiko, cosciotto di agnello cotto lentamente al forno e servito con abbondanti patate, e la moussaka, sformato a base di melanzane, carne tritata e patate. Altre opzioni sono il kleftiko di manzo e il tavas (misto di agnello e manzo con verdure).

In alternativa si passa alla griglia, dove vengono cucinati agnello, maiale, pollo, e maialino allo spiedo. Altro piatto tipico è lo stifado, manzo al tegame con cipolle in agrodolce; e c'è anche qualche prelibatezza meno adatta a tutti i palati, come testina di agnello, interiora (fegato e intestini) o maiale in gelatina. Come in molti altri locali dell'isola, sono disponibili i meze (assaggi di pressoché tutti i piatti del menu in piccole porzioni, stile tapas) a 15 euro a testa, per un minimo di due persone. Come antipasti o contorni, gli immancabili tzatziki, tahini (salsa a base di semi di sesamo), insalata, feta e il prelibato halloumi, formaggio morbido cotto alla griglia.

Trascurabili i dessert, mentre c'è una discreta scelta di vini e anche il rosso sfuso della casa e tutt'altro che disprezzabile. I prezzi, come avviene un po' in tutta Cipro, sono assai abbordabili: 10-13 euro per i piatti principali, 2-5 per gli antipasti. In sostanza, uscire con un conto superiore ai 25 euro è davvero difficile!
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Ristoranti
 
2019-10-02 14:50:57 Locuste
Voto medio 
 
6.5
Qualità 
 
7.0
Quantità 
 
6.5
Servizio 
 
6.5
Prezzo 
 
6.0
Opinione inserita da Locuste    02 Ottobre, 2019
#1 recensione  -  

Recensione

Data di visita
Settembre 21, 2019
Recensione
Bisogna riconoscerlo: serve una buona dose di coraggio ad aprire un nuovo ristorante, per di più incentrato sul pesce, in mezzo a ben 5 (cinque!) locali giapponesi all-you-can-eat, e a due passi da altri colossi come la griglieria Roadhouse e la rinomata pizzeria La Conchiglia. Anche la formula del FRAM è ambiziosa, a metà tra il fast food e i classici della cucina di mare, e la cura dei particolari - dall'arredamento tutto marinaro alla grafica trendy - dimostra gusto e professionalità. Tutto questo però rischia di non bastare: l'alchimia non appare perfettamente riuscita e il ristorante (nonostante l'indubbia qualità dei piatti) si ferma a metà del guado, risultando troppo sofisticato e pretenzioso per la clientela più "low cost", e troppo basico per quella più esigente.

Gli antipasti sono un valido esempio: stuzzicanti sì, ma davvero troppo ridotti nelle porzioni, visti anche i prezzi (5-7 euro). Può aver senso un piccolo assaggio se si tratta di "sushi vegetariano" (con alghe, carote, sesamo e cipolle), un po' meno per piatti come l'impepata di cozze, l'insalata di polpo e patate e i calamari fritti (comunque ottimi). Discutibile anche l'acqua aromatizzata al cetriolo servita come accompagnamento. I primi piatti (8-11 euro) sono più sostanziosi: passatelli alle vongole, maccheroncini allo scoglio, tagliatelle alle fave. In alternativa si può optare per i rolls (12-19 euro), panini da hot dog ripieni: ce ne sono al salmone, al polpo, ai gamberi e bacon e persino all'aragosta.

Discreta pure l'offerta di burger (11-15 euro), al merluzzo, al manzo, agli spinaci e persino beef & fish (con tartare di manzo e gamberi). I veri piatti forti del locale sono però il fish & chips (12,50 euro), baccalà in pastella di perfetta cottura ma purtroppo non abbondante nella porzione, e la super lobster (35 euro), un astice alla griglia con vari condimenti. In alternativa, filetto di salmone o di ombrina e diverse insalate. Tra i dolci (4-5 euro) interessante il "black secret", una torta al cioccolato fondente con panna. Ristrettissima la cantina, con tre proposte di vino bianco e una di rosso; ci sono anche birra artigianale alla spina (ma solo nel formato da 30 cl) e qualche cocktail sfizioso. Nel complesso, un'offerta abbastanza varia ma che non convince al cento per cento.
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Ristoranti
 
2019-09-25 08:17:18 Locuste
Voto medio 
 
7.6
Qualità 
 
9.0
Quantità 
 
7.5
Servizio 
 
8.5
Prezzo 
 
5.5
Opinione inserita da Locuste    25 Settembre, 2019
#1 recensione  -  

Recensione

Data di visita
Agosto 24, 2019
Recensione
Siamo a Sirmione, ma sfidiamo chiunque a indovinarlo. Benché il lago sia a poco più di un chilometro, in piazza Rovizzi si respira un'atmosfera tranquilla e rurale, da borgo della campagna lombardo-veneta (ci troviamo proprio sul confine). E ovviamente è un bene: i ritmi frenetici del turismo sono lontanissimi e c'è tutto il tempo per apprezzare al meglio le prelibatezze fatte in casa ispirate da Clementina, la nonna del titolare Francesco Targa. Diciamo "ispirate" non a caso: sebbene i riferimenti alla cucina tradizionale siano evidenti o corposi, la cucina si concede spesso un tocco di originalità che rende ancora più apprezzabili le sue creazioni. Il filo conduttore è il pesce di lago, da riscoprire in tutte le versioni; l'ambiente accogliente e il servizio inappuntabile fanno il resto.

Si inizia con una serie di corposi antipasti (11-14 euro) che in realtà sono piatti completi: da provare assolutamente il filetto di persico reale del Garda in saor, che oltre agli ingredienti classici (cipolle e aceto) include anche chicche come uvetta e scorze d'arancia, per un perfetto equilibrio di sapori. Interessanti anche il carpaccio di trota affumicata e il luccio del garda con polenta. Le porzioni sono piuttosto abbondanti e la soddisfazione garantita. Il tutto va accompagnato a un assaggio del vino bianco imbottigliato con l'etichetta della casa, anche se nella bene selezionata cantina non mancano le soluzioni: regna ovviamente il Lugana dei vitigni della zona.

Ma il meglio viene con i primi (9-11 euro): eccezionali le tagliatelle al sapore di lago, con salsa a base di pesce fresco, gamberi e pomodorini, e altrettanto stuzzicanti i bigoli alle sarde di lago e il risotto alla tinca. Per chi non ama il pesce, le alternative non mancano: salumi e formaggi con gnocco fritto, culaccia con bufaline, capunsei con burro e salvia e tagliatelle al ragù di coniglio. I secondi proseguono naturalmente sullo stesso filone, dal salmerino in guazzetto alla trota alle mandorle (14 euro). Anche qui, non mancano proposte alternative a base di carne, come la costata di scottona. Molto interessanti i dolci artigianali: tiramisù, crema bruciata e le prelibate crostate.
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Ristoranti
 
2019-09-19 13:36:17 Locuste
Voto medio 
 
7.5
Qualità 
 
8.0
Quantità 
 
8.5
Servizio 
 
7.5
Prezzo 
 
6.0
Opinione inserita da Locuste    19 Settembre, 2019
#1 recensione  -  

Recensione

Data di visita
Agosto 21, 2019
Recensione
Perla della Corsica centrale e punto di passaggio obbligato per chiunque voglia attraversare l'isola da Ovest a Est (o viceversa), malgrado la breve distanza dalla costa Corte è decisamente un mondo a parte: atmosfere medioevali, fiumi incontaminati a pochi km dalla città, turismo senza folla anche nel pieno dell'estate. La storica capitale della Repubblica corsa ospita anche una serie di interessanti ristoranti, tra i quali U Museu, posto proprio ai piedi della cittadella fortificata, è senza dubbio il più pittoresco e caratteristico. Benché sia esplicitamente dedicato ai turisti, il locale non ha nulla da farsi rimproverare in quanto a qualità e, nell'ambito di un menu variegato, propone nella loro versione migliore alcuni dei piatti più tipici dell'isola.

Per i neofiti è d'obbligo provare il menu degustazione, che oltre a essere molto economico (20 euro "reali", senza coperto o altri sovrapprezzi) offre un perfetto compendio delle specialità locali: la gustosa vellutata di castagne con "panzetta" o, in alternativa, il carpaccio di vitello o la tatin di verdure, e come piatto principale un sostanzioso e saporito civet de sanglier (cinghiale in salmì) accompagnato da cannelloni al brocciu (tipico formaggio fresco locale). Oppure, sempre nell'offerta, trota al forno o trippa alla cortinese. Si conclude con il dessert: delizia alle castagne - in verità il piatto meno convincente del lotto - o dolce al brocciu con canistrelli.

Per chi vuole scegliere dalla carta le opzioni non mancano, anche se sono leggermente più costose: come antipasti (12-14 euro) il classico migliacciu, una sorta di pizza al formaggio, e i salumi della zona, come coppa, lonzu e salsiccia. Tra i piatti principali, formaggio di capra alle mandorle, risotto ai gamberi (23 euro), filetto di anatra, medaglioni di cinghiale con castagne e prugne, stinco di agnello e persino qualche burger con vari condimenti (dai 12 ai 18 euro). La cantina è ben fornita ma inevitabilmente cara, così come la pur ottima birra Pietra alla spina; sorprende in positivo il vino rosso della casa. L'acqua, come ovunque sull'isola, è servita in caraffa e non ha nulla da invidiare a quella in bottiglia.
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Ristoranti
 
2019-09-09 13:35:18 Locuste
Voto medio 
 
7.6
Qualità 
 
8.5
Quantità 
 
8.0
Servizio 
 
7.5
Prezzo 
 
6.5
Opinione inserita da Locuste    09 Settembre, 2019
#1 recensione  -  

Recensione

Data di visita
Agosto 17, 2019
Recensione
Una sorpresa nella sorpresa. Chi non conosce Bosa resterà affascinato dalle strette viuzze del centro storico, che si aprono improvvisamente in incantevoli slarghi e piazzette; ma neppure gli habitué del pittoresco borgo fluviale sulla costa occidentale potranno fare a meno di stupirsi di fronte alla disarmante (e vincente) semplicità del locale di Alduccio. Pochi e colorati tavoli affacciati sulla strada, un'atmosfera da rosticceria di paese e un menu-puzzle da ricostruire tra le lavagnette appoggiate alla vetrina: tutto all'insegna dell'essenzialità, eppure il risultato è straordinario. Merito delle materie prime prelibate e genuine, quasi sempre a chilometro zero, di preparazioni tradizonali che si ispirano alla tradizione contadina (ma anche di mare) e, perché no, di un rapporto quantità-prezzo imbattibile.

Le proposte del menu, abbondanti e sostanziose, sono quasi tutte piatti unici: aggiungendo contorni, acqua e vino (più che onesto quello della casa, sia bianco sia rosso) non si va oltre i 25 euro, e già questa è una notizia. Ma le ultime remore, ammesso che ce ne fossero, si sciolgono davanti a pietanze come la salsiccia con casizolu (tipico formaggio locale) alla piastra, servita su un letto di sugo di pomodoro e verdure; o come le debordanti fettine di pecora, una carne raramente proposta in questa versione eppure tenerissima e saporita.

Come accennato, non manca qualche proposta di mare, come le cozze alla marinara - buone e abbondanti - o il muggine. Ma il vero fiore all'occhiello del ristorante sono le verdure: pomodori, patate, melanzane, zucchine e carote mettono l'acquolina in bocca solo a vederli e non tradiscono le aspettative al palato rivelando (fatto più unico che raro) i genuini sapori dell'orto. Come dice il nome, poi, Alduccio è anche un panificio e dunque per tutto il giorno è possibile assaggiare gli ottimi prodotti da forno, come le panadas (ripiene di carne e verdura). Per dolce le seadas, non indimenticabili ma più che discrete, accompagnate magari da un assaggio dell'inconsueto liquore al finocchietto. Qualcosa da limare sul servizio, ma la promozione è a pieni voti!
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