Opinione scritta da Locuste

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Ristoranti
 
2019-09-02 15:19:30 Locuste
Voto medio 
 
7.1
Qualità 
 
8.0
Quantità 
 
8.0
Servizio 
 
6.0
Prezzo 
 
6.5
Opinione inserita da Locuste    02 Settembre, 2019
#1 recensione  -  

Recensione

Data di visita
Agosto 12, 2019
Recensione
Sarà il retaggio della lunga dominazione spagnola, saranno i piatti della tradizione locale che si adattano particolarmente allo "spizzico", o sarà semplicemente una moda che permette anche di risparmiare (sulla carta) qualche soldino: sta di fatto che, nel centro di Sassari, la formula del "bar di tapas" sembra funzionare alla grande. E questo anche quando, come nel caso del Civico, le tapas sono in realtà ben più che dei corposi assaggi. Il mix tra cucina sassarese e internazionale è ardito ma efficace e la location tra i vicoli del centro storico affascinante, sia d'inverno sia d'estate, quando fioriscono i tavolini all'esterno. Peccato che la bella atmosfera rischi di essere vanificata da un servizio davvero troppo lento (carenza di personale?), incoerente con un approccio che vorrebbe essere rapido e giovanile.

Il menu, come anticipato, è incentrato su una lunga lista di tapas: porzioni ridotte, ma non troppo, che permettono di ordinare 3-4 assaggi a persona a prezzi contenutissimi (dai 4 ai 7 euro a piatto). Sono previsti anche menu fissi da 24 o da 30 euro per due persone, ma il consiglio è quello di sbizzarrirsi scegliendo dalla carta, che è poi una lavagna fatta girare tra i tavoli e quotidianamente aggiornata. Le pietanze sono davvero tante e spaziano dalla terra al mare: le cosiddette "sassareserie" fanno capolino ad esempio con le prelibate favette in verde, le immancabili monzette (lumache dal caratteristico colore bianco e nero, condite con aglio e prezzemolo o pangrattato), i lumaconi e lo stufato con salsiccione. Ma ci sono pure piatti di ispirazione iberica, come tortillas, patatas bravas, chorizo e pimiento de padron (peperoncini).

Robusto anche il contributo della cucina di mare: gustosissimi i polpetti alla diavola e le polpette di pesce, ben riusciti anche la frittura di calamaretti e la zuppa di cozze. Ma chi ama i piatti più sostanziosi non è destinato a rimanere deluso: tra gli altri troviamo pasta fresca ai frutti di mare, filetto di orata, razza al pomodoro e, sul fronte carnivoro, filetto di manzo con porcini, arrosticini di pecora e rib fingers (costolette). Infine, da non sottovalutare gli originali salami di manzo e di pecora. In cantina, una discreta selezione di etichette sarde con modesti ricarichi. In definitiva un'ottima idea per una cena in compagnia a prezzi più che onesti, con l'unica pecca dei tempi un po' troppo dilatati.
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Ristoranti
 
2019-07-24 14:04:09 Locuste
Voto medio 
 
7.4
Qualità 
 
8.5
Quantità 
 
8.0
Servizio 
 
7.5
Prezzo 
 
5.5
Opinione inserita da Locuste    24 Luglio, 2019
#1 recensione  -  

Recensione

Data di visita
Luglio 20, 2019
Recensione
Per chi, nel pieno della stagione estiva, volesse lasciarsi alle spalle l'inevitabile caos del lungolago di Garda, la soluzione è a portata di mano: basta percorrere pochi chilometri e addentrarsi tra le colline circostanti per immergersi in un'atmosfera di assoluta pace e tranquillità. Sensazioni non certo condivise dai gestori della Trattoria Villa, alle prese con un continuo brulicare di clienti affamati: è assolutamente necessario prenotare, soprattutto per accaparrarsi uno degli ambitissimi tavoli esterni. La trattoria, che è anche un piccolo residence, è un punto di riferimento immutabile per gli amanti della buona cucina locale, e non si sposta di una virgola da una formula collaudata e vincente: piatti della tradizione, abbinamenti classici, porzioni generose. Una sicurezza, insomma.

Il menu si apre con un abbondante piatto di affettati misti (speck, soppressa, pancetta e crudo) accompagnato da saporiti peperoni in agrodolce (8,50 euro), oppure dall'immancabile carpaccio di carne salà (9 euro) con rucola e grana. Consistenti e robusti i primi (8-11 euro), tutti a base di pasta fatta a mano: i bigoli, specialità della casa, sono disponibili al ragù, al pomodoro, all'amatriciana o nell'imperdibile versione con le sarde di lago. In alternativa, pappardelle ai funghi, tagliatelle al ragù e, nella stagione più fresca, anche lasagne al forno o tortellini in brodo.

Tra i secondi regna sovrana la carne alla griglia, dalla costata di manzo (17 euro) alle costolette di agnello, passando per braciola, tagliata e fiorentina. Sarebbe un peccato però lasciarsi sfuggire una chicca come il luccio in salsa con polenta, morbido e delicato (13 euro); oppure, in inverno, il baccalà con polenta. Gli stessi piatti sono disponibili anche in versione ridotta come antipasto. Dolci abbastanza canonici, ma emerge inaspettata una perla come la meringata con frutta fresca, davvero una bomba per gli amanti degli zuccheri! Il bere è un'altra nota lieta: i vini della casa, dal Bardolino al Chiaretto, sono davvero di ottima qualità e reggono il confronto con le bottiglie della cantina. Il conto finale si mantiene agevolmente sui 35-40 euro.
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Ristoranti
 
2019-07-17 10:55:20 Locuste
Voto medio 
 
7.1
Qualità 
 
7.5
Quantità 
 
7.5
Servizio 
 
8.0
Prezzo 
 
5.5
Opinione inserita da Locuste    17 Luglio, 2019
#1 recensione  -  

Recensione

Data di visita
Luglio 13, 2019
Recensione
Fermarsi a mangiare ai bordi della statale 26, l'unica arteria stradale della Valle d'Aosta insieme alla temutissima (per i suoi pedaggi!) autostrada dei trafori, è come giocare un terno al lotto. Chi, legittimamente, teme trappole per stranieri e menu raffazzonati sarà però piacevolmente sorpreso dalla Locanda dei Sognatori: un ristorante che, pur in un contesto manifestamente turistico e commerciale, riesce a proporre le specialità della cucina locale in versione assolutamente dignitosa e a prezzi contenuti. I menu degustazione permettono anche ai meno esperti di farsi un'idea di massima della gastronomia valdostana, ma nella lista non mancano "chicche" adatte a tutti i palati. Insomma, un indirizzo da promuovere, con un plauso particolare alla ben fornita cantina.

Come accennato, il piatto forte del locale è un ottimo e conveniente menu degustazione offerto al prezzo di 27 euro (bevande escluse), che si apre con l'assiette valdotaine, un piatto di assaggi con mocetta, salame, salamino alla barbabietola, lardo di Arnad, due tipologie di formaggi e castagne. Il menu prosegue poi con una corposa crespella alla valdostana e con la versione "bianca" della carbonada, tipico piatto a base di carne di manzo cotto nel vino, servito con abbondante polenta. Per finire la crema di Cogne, un semplice dolce al cucchiaio con cioccolato e rum, servito con i tipici biscottini alle mandorle. Le porzioni non sono abbondantissime, ma la proposta è ideale per un veloce excursus sulla cucina del territorio.

Le alternative di qualità, comunque, non mancano: tra gli antipasti l'ottima fonduta di fontina con crostini o il prosciutto crudo di Bosses con formaggio Bleu d'Aosta (10 euro). Come primi, l'immancabile polenta concia (9 euro) e la seupa à la Vapelenentse, una zuppa di pane con brodo di carne, verza e fontina; tra i secondi, infine, la bistecca alla valdostana e il gustoso civet di cervo con polenta (18 euro). Diverse le proposte del giorno, tra cui persino alcuni piatti a base di pesce (citiamo i bucatini con porcini, pomodoro e calamari); in stagione, la cucina offre inoltre un menu interamente a base di funghi porcini. Ottimo, come detto, l'assortimento dei vini, tra cui spiccano non pochi prodotti delle cantine locali come il Fumin della Maison Anselmet.
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10
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Ristoranti
 
2019-06-24 17:43:03 Locuste
Voto medio 
 
6.5
Qualità 
 
7.5
Quantità 
 
7.5
Servizio 
 
6.5
Prezzo 
 
4.5
Opinione inserita da Locuste    24 Giugno, 2019
#1 recensione  -  

Recensione

Data di visita
Giugno 15, 2019
Recensione
La carne alla griglia non passa mai di moda, con buona pace del vegetarianesimo. Da decenni le simil-steakhouse all'americana hanno preso piede incontrastate anche nel nostro paese, grazie alla relativa semplicità della formula, e per fortuna alle grandi catene si sono aggiunti numerosi locali più curati e personalizzati. The Angus, aperto ormai da qualche anno a pochi km da Como, è uno di questi: rispetto ad altri ristoranti ha la particolarità di dedicare grande attenzione non solo alla provenienza delle carni, ma anche al loro taglio, proponendo così qualche specialità meno consueta. Il locale è ormai un punto di riferimento nella zona, nonostante i prezzi non esattamente bassi (non tanto quelli della carne ma di tutto il resto, che in questi casi fa la differenza) e il servizio non sempre puntuale: la qualità delle materie prime vince su tutto.

Due le proposte di menu completo, "argentino" (35 euro) e "americano" (40 euro), che comprendono oltre alla carne anche un antipasto. Per la verità il carpaccio di Angus servito con il menu "made in USA" non è esaltante e la differenza di prezzo con la carta neppure così elevata; meglio quindi puntare su altro, come il gustoso tagliere di gnocco fritto e salumi o il tomino in crosta di polenta. Suscitano qualche curiosità i primi piatti, tra cui spiccano naturalmente le tagliatelle al ragù di Black Angus al coltello, ma si fanno valere anche quelle al ragù di cervo, oppure i ravioli di Angus brasato con burro, salvia e pecorino.

Inutile dire però che la sostanza arriva dalla griglia, sotto forma di carni di ogni tipo, ma rigorosamente di provenienza americana. Come accennato, oltre ai grandi classici come rib eye o t-bone, è possibile scegliere anche una serie di tagli meno noti, come la flank steak (ricavato dalla zona del costato) o il chuck flap (dal collo del bovino), o ancora la caratteristica entrana argentina (il diaframma). La carne è di ottima qualità, tenera e saporita, anche se la presentazione potrebbe essere migliore: i piatti caldi in ghisa rischiano di rovinare la cottura, e i contorni sono trascurabili. Un plus sono invece le diverse tipologie di sale, tra cui quello nero dell'Himalaya. Interessanti i dolci al cucchiaio, dal tiramisù al cheesecake.
La cantina è piuttosto ben fornita e ospita anche proposte dal buon rapporto qualità-prezzo come l'onesto Damatrà della cantina Casafrancoli.

Il ristorante organizza, ogni giovedì sera, serate a tema dedicate a carni particolari (sashi irlandese, vacca vecchia di San Sebastian, pezzata rossa friulana ecc.)
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Bar & Pub
 
2019-06-12 14:32:27 Locuste
Opinione inserita da Locuste    12 Giugno, 2019
#1 recensione  -  

Recensione

Data di visita
Mag 30, 2019
Recensione
Classica birreria in stile "celtico", con arredamento a tema. Panini, pizze e pochi piatti essenziali. Buon assortimento di birre sia alla spina sia in bottiglia.
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Ristoranti
 
2019-06-05 13:49:33 Locuste
Voto medio 
 
7.1
Qualità 
 
9.0
Quantità 
 
6.5
Servizio 
 
8.5
Prezzo 
 
4.5
Opinione inserita da Locuste    05 Giugno, 2019
#1 recensione  -  

Recensione

Data di visita
Mag 31, 2019
Recensione
Incantevole e sottovalutata, la zona della Val d'Alpone, a ridosso dei Monti Lessini e a Nord-Est di Verona, si presta notevolmente a un turismo d'élite basato sulla scoperta (o riscoperta) delle eccellenze gastronomiche ed enologiche locali. Ha preso proprio questa strada il Callianino, aperto come sfizioso bistrot da Alberto Mori e dalla moglie Ivana e presto consolidatosi come un vero e proprio gioiellino culinario. Il menu parte dagli ingredienti tipici della zona, ma il locale è tutto meno che una trattoria tradizionale: sfiziose sperimentazioni ed esercizi di stile sono all'ordine del giorno, in un ambiente informale ma raffinato. Dalla cucina non bisogna dunque attendersi abbuffate, ma piuttosto un interessante percorso tra sapori talvolta sorprendenti, accompagnato dai vini della fornitissima cantina. I prezzi sono medio-alti: circa 50 euro per un pasto completo (ci sono anche menu degustazione da 40 e 50 euro).

Salumi e formaggi di produttori locali (e non solo) sono alla base dei richiestissimi taglieri, ma è un peccato non concedersi uno degli elaborati antipasti come il baccalà mantecato primavera (12 euro), piacevole alla vista quasi quanto al palato. O come la trilogia di capesante (14 euro) e l'ormai celebre battuta di Neanderthal, carne cruda di manzo servita su un ossobuco cotto. Di qualità anche i primi: il delicato fusillone con broccolo, acciuga, burrata e limone (12 euro), il più corposo gnocco di ricotta con tartufo e parmigiano e il riso "secondo stagione, mercato e umori generali".

Secondi di carne e pesce molto invitanti, a cominciare dalla superlativa quaglia con radice di prezzemolo, cardoncelli e agretti (16 euro), davvero prelibata. Interessanti anche l'ombrina con broccolo, zenzero e pompelmo rosa e, per i palati più esigenti, il ricercato daino (22 euro). Non abbiamo provato in occasione della nostra visita, che però sono considerati tra i cavalli di battaglia della casa. Certificato invece (eccome) il vino, dalle bollicine al pregiatissimo Soave che viene prodotto in tutte le aziende agricole degli immediati dintorni: il personale saprà consigliarvi al meglio!
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Ristoranti
 
2019-06-05 13:27:26 Locuste
Voto medio 
 
7.5
Qualità 
 
8.0
Quantità 
 
8.5
Servizio 
 
7.5
Prezzo 
 
6.0
Opinione inserita da Locuste    05 Giugno, 2019
#1 recensione  -  

Recensione

Data di visita
Mag 29, 2019
Recensione
Non è una regola infallibile, ma molto spesso ci azzecca: quando in un ristorante senti parlare più in dialetto che in italiano, probabilmente sei capitato nel posto giusto. E' il caso della trattoria Collinetta di Altavilla Vicentina, un locale vecchio stile, fuori dalle strade più battute e frequentato in massima parte dai locali: tutte garanzie di successo per chi ama la cucina semplice e genuina. Specializzata in carne alla griglia, la trattoria offre però anche versioni assolutamente perfette dei principali piatti tipici della zona, basate su ricette essenziali e porzioni robuste. Ottimo, inoltre, il rapporto qualità-prezzo. Nonostante gli ampi spazi a disposizione, nei giorni festivi si raccomanda di prenotare.

Gli antipasti sono forse la portata meno esaltante, anche se un assaggio di salumi della casa e sottaceti non fa certo male. Imprescindibili invece i primi, tutti a base di pasta fatta in casa: i bigoli all'anitra (7 euro), con il loro sugo ricco e corposo, sono di prima scelta. Ottimi anche gli gnocchi in varie preparazioni (all'arrabbiata, al ragù, al tartufo) e le fettuccine ai funghi o con verdure di stagione (asparagi, radicchio). Il tutto si può accompagnare con un più che discreto rosso della casa; meglio non aspettarsi troppo dalla cantina.

Il piatto forte, come anticipato, sono i secondi di carne: ce n'è per tutti i gusti, dalla fiorentina alla tagliata di manzo, ma il non plus ultra è la gustosissima tagliata di puledro. Notevole anche la proposta dei "tre filetti": maiale, manzo e cavallo, un'alternativa originale e succulenta alla grigliata mista. Materie prime di qualità e cottura impeccabile; anche le patate al forno sono di ottima fattura. Dolci artigianali, con le crostate in prima linea, e immancabile grappino per chiudere. Il conto, anche a voler esagerare, supera difficilmente i 35 euro.
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Ristoranti
 
2019-04-16 17:36:59 Locuste
Voto medio 
 
7.9
Qualità 
 
9.0
Quantità 
 
8.5
Servizio 
 
8.5
Prezzo 
 
5.5
Opinione inserita da Locuste    16 Aprile, 2019
#1 recensione  -  

Recensione

Data di visita
Aprile 09, 2019
Recensione
Il nome di Rovato evoca, per molti viaggiatori abituali, soltanto un'uscita autostradale tra Bergamo e Brescia. Ma basta avventurarsi per un paio di chilometri fuori dal casello per scoprire, oltre a un centro storico pittoresco, anche un vero e proprio tempio della cucina della Franciacorta. La Trattoria del Gallo è un'istituzione nella zona: il luogo ideale per assaggiare le versioni più genuine delle specialità locali, ma anche per concedersi qualche interessante variazione sul tema, sempre con ingredienti di qualità e a chilometro zero. L'atmosfera tranquilla e accogliente e l'ospitalità dei gestori fanno il resto: un locale da frequentare assolutamente, visti anche i prezzi abbordabili.

Il menu è basato su piatti tradizionali e prodotti del territorio, molti dei quali Presìdi Slow Food. Tra gli antipasti troviamo fra l'altro, insieme ai salumi locali, il carpaccio marinato e le prelibate sarde del Lago d'Iseo. I primi sono un punto di forza della casa: agli immancabili casoncelli fatti in casa con burro e salvia (10 euro) si aggiungono di volta in volta prelibatezze come i tortelli integrali di carciofi con formaggio della Val Seriana (12,50 euro), o i delicatissimi gnocchi di barbabietole con Strachitunt. Le porzioni sono decisamente abbondanti e sostanziose.

Tra i secondi troviamo naturalmente il piatto simbolo di Rovato, il celebre manzo all'olio, ricetta che risale al XVI secolo (tra gli ingredienti indispensabili ci sono le acciughe), servita con accompagnamento di polenta di Castegnato. Altri cavalli di battaglia del ristorante sono naturalmente lo spiedo bresciano, che prevede l'utilizzo di maiale, pollo, coniglio e cacciagione, e il bollito misto in brodo, servito con mostarda e salsa verde. Ottimo anche l'assortimento di dolci (5 euro), tra cui l'eccellente torta morbida al cioccolato e diverse crostate. La cantina è un altro dei valori aggiunti della casa, con un vasto campionario di etichette della zona, dal Curtefranca Rosso alle bollicine. Disponibile anche un menu degustazione a 35 euro con antipasto della casa, casoncelli, manzo all'olio e dessert.
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Negozi
 
2019-04-14 16:51:32 Locuste
Opinione inserita da Locuste    14 Aprile, 2019
#1 recensione  -  

Recensione

Data di visita
Aprile 09, 2019
Recensione
Notissima distilleria con una vastissima produzione di grappe e liquori. Di recente ha superato se stessa con la versione Riserva della sua grappa Le Diciotto Lune, affinata in botti utilizzate per il Porto. Una vera prelibatezza. Tra le altre novità c’è anche il gin Luz.
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Negozi
 
2019-04-14 16:47:40 Locuste
Opinione inserita da Locuste    14 Aprile, 2019
#1 recensione  -  

Recensione

Data di visita
Aprile 08, 2019
Recensione
Dal cuore della zona di produzione del Primitivo di Manduria viene il Primitivo dolce naturale 1920, un passito per nulla stucchevole ma anzi acido e beverino.
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1235 risultati - visualizzati 41 - 50 « 1 2 3 4 5 6 7 ... 8 124 » Resultati per pagina:
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