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Caffè del Centro
 
Caffè del Centro 2015-07-29 16:16:09 Locuste
Voto medio 
 
7.0
Qualità 
 
8.0
Quantità 
 
7.5
Servizio 
 
7.0
Prezzo 
 
5.5
Opinione inserita da Locuste    29 Luglio, 2015
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Recensione

Data di visita
Luglio 25, 2015
Recensione
La locanda più antica di Varzi: così si definisce il Caffè del Centro, che ha aperto i battenti agli inizi del 1900 per mano della famiglia Azzaretti, e l'aspetto del locale non fa nulla per smentirne la fama. Situato proprio nel mezzo dello scenografico intrico di vicoli di Varzi (la toponomastica non lascia dubbi!), il ristorante ha conservato del tutto intatta l'atmosfera dell'antica locanda che fungeva da punto di ritrovo per l'intero paese. Le scelte della cucina sono però solo in parte coerenti con questo scenario: la tradizione si accompagna a qualche piacevole esperimento, con abbinamenti sempre ben studiati e sapori mai troppo aggressivi. In estate c'è anche un piacevole giardinetto esterno.

Varzi è famosa tra i buongustai soprattutto come patria del salame e per aprire il pasto non può ovviamente mancare un antipasto di salumi: oltre al salame ci sono anche pancetta, coppa e lardo, tutto di eccellente qualità. Interessanti, nella stagione estiva, anche il carpaccio di lonza sotto sale con burrata e una fresca versione "rivisitata" della panzanella, con fagiolini e uovo sodo. I primi - qui definiti "Le minestre" - sono all'altezza della situazione: ai ravioli tradizionali varzesi, ripieni di brasato, si accompagnano gli ottimi maltagliati di farro con ragù di maiale e melanzane mantecato alla robiola, davvero una prelibatezza. Buoni anche gli gnocchetti ripieni di pecorino con salsa di patè d'olive e rucola.

Meno fantasia nei secondi che, almeno al momento della nostra visita, vedevano come piatto forte il carré di agnello con panatura di senape e pistacchi, affiancato dal filetto di persico al curry con riso nero e dagli spiedini di pollo in salsa al lime. Da evidenziare sono invece i dolci, soprattutto l'originale semifreddo di liquirizia allo zenzero e limone. E un plauso va anche alla cantina che riunisce alcuni dei migliori prodotti dell'Oltrepò: il Pinot Grigio "Dama d'Oro" del Marchese Adorno non ha bisogno di presentazioni, ma anche il bianco della casa, proveniente dall'azienda La Piotta di Montalto Pavese, si difende bene. Per chiudere il pasto, niente di meglio dell'aromatico Amaro di Rivanazzano, quasi a chilometro zero...
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