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La Cantina di Spello
 
La Cantina di Spello 2016-07-08 14:44:05 Locuste
Voto medio 
 
7.1
Qualità 
 
8.0
Quantità 
 
7.0
Servizio 
 
8.0
Prezzo 
 
5.5
Opinione inserita da Locuste    08 Luglio, 2016
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Recensione

Data di visita
Giugno 29, 2016
Recensione
Nel cuore di uno dei borghi più belli d'Italia, tra viuzze scenografiche e un po' sonnolente, non c'è spazio per un ristorante "normale". E infatti la Cantina di Spello, con le sue volte in pietra in netto contrasto con l'arredo modernista e la gestione ringiovanita, è un locale di grandi ambizioni, che vanta anche apparizioni televisive e la partecipazione a numerosi eventi enogastronomici. Per fortuna la cucina, strettamente legata ai piatti della tradizione, può essere definita in ogni modo fuorché pretenziosa, e anche i prezzi restano decisamente contenuti (sotto i 40 euro per un pasto completo). Vale una sosta, anche soltanto per gli eccezionali piatti a base di tartufo nero.

Gli antipasti della lista sono tanti e ben riusciti, ma è bene farsi consigliare dal personale: spesso spuntano prelibatezze fuori menu come i funghi porcini trifolati, da gustare da soli o come condimento per la pasta. Per iniziare, comunque, è d'obbligo un assaggio della deliziosa frittatina al tartufo nero o dell'altrettanto delicato sformatino di patate e tartufo; per chi non teme i sapori forti ecco le acciughe con la pregiata cipolla di Cannara. Un po' meno convincente l'antipastone della casa (10 euro) che comprende tra l'altro bruschette con patè di fegato, vellutata di ceci, salame e lonzino. Di assoluto pregio (com'è logico che sia in cantina!) l'assortimento dei vini: c'è un po' di tutto, dalle bottiglie più giovani di Rosso Assisi ai complessi e invecchiati Montefalco Rosso e Sagrantino.

Come primo piatto, nella stagione giusta, è d'obbligo puntare sulle saporitissime tagliatelle ai funghi porcini; in alternativa tagliatelle al tartufo (15 euro) o ravioli con ricotta di pecora, serviti con sugo di pomodoro o al burro e salvia. Spicca nell'elenco dei secondi il morbidissimo guancialetto di vitello brasato al vino rosso; in alternativa tagliata, pollo alla cacciatora, galletto alla diavola o trippa. Tra i dolci, a parte la crostata della casa, suscitano interesse soprattutto i biscotti misti con vinsanto. Le porzioni sono "normali", non particolarmente abbondanti, ma atmosfera e servizio danno un notevole valore aggiunto.
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