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Dalla Padella alla Brace
2017-11-30 15:52:04
Locuste
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Recensione
Data di visita
Novembre 25, 2017
Recensione
I ristoranti che fanno della carne il fulcro della propria attività non mancano certamente nella zona di Legnano e nelle immediate vicinanze: ultimamente, anzi, l'offerta si è ampliata a dismisura. Dalla Padella alla Brace è uno degli indirizzi più "vecchi" (si fa per dire), malgrado l'aspetto moderno e invitante degli interni, e rappresenta un punto fermo per chi ama la carne alla griglia senza troppi ammennicoli. L'atmosfera è calda e accogliente, e le lamentele di alcuni clienti sul servizio un po' brusco non trovano riscontro nella nostra esperienza: il difetto, semmai, è nel conto che si alza un po' troppo con i prezzi di antipasti, dolci e altri elementi secondari. Ma il locale resta un punto di riferimento per gli appassionati delle grigliate di qualità, anche grazie alla posizione comodissima, a pochi chilometri dall'autostrada.
Il locale, strutturato in due ampie sale, offre anche servizio di pizzeria, ma non è certamente questo il cavallo di battaglia della casa: decisamente meglio concentrarsi sui secondi di carne, anche se il resto del menu non è da trascurare. Per esempio i grandi taglieri di antipasti (14 euro) meritano un assaggio: il migliore è quello toscano, con punte di eccellenza come lardo o finocchiona, ma ci sono anche incursioni nel territorio pugliese e in quello sardo. Ottimi anche i primi, almeno a giudicare dai pici cacio e pepe, perfetti nel condimento e anche nella presentazione. Decisamente ben selezionata la cantina, con bottiglie interessanti da diverse regioni, come l'arcinoto Buio delle cantine sarde Mesa o l'Insoglio del Cinghiale della Tenuta di Biserno.
Tutto il percorso fin qui descritto deve comunque essere considerato una preparazione alla portata principale, ovviamente la carne, di tutti i tagli immaginabili e di diverse provenienze (manzo irlandese, Black Angus, chianina su tutte). La fiorentina, proposta a un prezzo più che onesto di 42 €/kg, è la regina della tavola ed è protagonista di un menu speciale a metà prezzo (il giovedì sera); ma ci sono anche tagliata, rib eye e l'ottima costata da 600 grammi. Taglio particolare è il "cube" da 400 grammi, che comprende le prime quattro vertebre dorsali del manzo (irlandese, argentino o uruguaiano). Il tutto accompagnato da abbondanti contorni di patate al forno o fritte.
L'offerta di dolci, enunciata solo a voce dal personale, è molto ampia e variegata ma non memorabile, malgrado le porzioni imponenti: segnaliamo comunque il crumble di mele e un discreto tiramisu. Il conto finale, compresi caffè e amaro, è da prevedere intorno ai 45-50 euro.
Il locale, strutturato in due ampie sale, offre anche servizio di pizzeria, ma non è certamente questo il cavallo di battaglia della casa: decisamente meglio concentrarsi sui secondi di carne, anche se il resto del menu non è da trascurare. Per esempio i grandi taglieri di antipasti (14 euro) meritano un assaggio: il migliore è quello toscano, con punte di eccellenza come lardo o finocchiona, ma ci sono anche incursioni nel territorio pugliese e in quello sardo. Ottimi anche i primi, almeno a giudicare dai pici cacio e pepe, perfetti nel condimento e anche nella presentazione. Decisamente ben selezionata la cantina, con bottiglie interessanti da diverse regioni, come l'arcinoto Buio delle cantine sarde Mesa o l'Insoglio del Cinghiale della Tenuta di Biserno.
Tutto il percorso fin qui descritto deve comunque essere considerato una preparazione alla portata principale, ovviamente la carne, di tutti i tagli immaginabili e di diverse provenienze (manzo irlandese, Black Angus, chianina su tutte). La fiorentina, proposta a un prezzo più che onesto di 42 €/kg, è la regina della tavola ed è protagonista di un menu speciale a metà prezzo (il giovedì sera); ma ci sono anche tagliata, rib eye e l'ottima costata da 600 grammi. Taglio particolare è il "cube" da 400 grammi, che comprende le prime quattro vertebre dorsali del manzo (irlandese, argentino o uruguaiano). Il tutto accompagnato da abbondanti contorni di patate al forno o fritte.
L'offerta di dolci, enunciata solo a voce dal personale, è molto ampia e variegata ma non memorabile, malgrado le porzioni imponenti: segnaliamo comunque il crumble di mele e un discreto tiramisu. Il conto finale, compresi caffè e amaro, è da prevedere intorno ai 45-50 euro.
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