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Trattoria Clementina
2019-09-25 08:17:18
Locuste
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Recensione
Data di visita
Agosto 24, 2019
Recensione
Siamo a Sirmione, ma sfidiamo chiunque a indovinarlo. Benché il lago sia a poco più di un chilometro, in piazza Rovizzi si respira un'atmosfera tranquilla e rurale, da borgo della campagna lombardo-veneta (ci troviamo proprio sul confine). E ovviamente è un bene: i ritmi frenetici del turismo sono lontanissimi e c'è tutto il tempo per apprezzare al meglio le prelibatezze fatte in casa ispirate da Clementina, la nonna del titolare Francesco Targa. Diciamo "ispirate" non a caso: sebbene i riferimenti alla cucina tradizionale siano evidenti o corposi, la cucina si concede spesso un tocco di originalità che rende ancora più apprezzabili le sue creazioni. Il filo conduttore è il pesce di lago, da riscoprire in tutte le versioni; l'ambiente accogliente e il servizio inappuntabile fanno il resto.
Si inizia con una serie di corposi antipasti (11-14 euro) che in realtà sono piatti completi: da provare assolutamente il filetto di persico reale del Garda in saor, che oltre agli ingredienti classici (cipolle e aceto) include anche chicche come uvetta e scorze d'arancia, per un perfetto equilibrio di sapori. Interessanti anche il carpaccio di trota affumicata e il luccio del garda con polenta. Le porzioni sono piuttosto abbondanti e la soddisfazione garantita. Il tutto va accompagnato a un assaggio del vino bianco imbottigliato con l'etichetta della casa, anche se nella bene selezionata cantina non mancano le soluzioni: regna ovviamente il Lugana dei vitigni della zona.
Ma il meglio viene con i primi (9-11 euro): eccezionali le tagliatelle al sapore di lago, con salsa a base di pesce fresco, gamberi e pomodorini, e altrettanto stuzzicanti i bigoli alle sarde di lago e il risotto alla tinca. Per chi non ama il pesce, le alternative non mancano: salumi e formaggi con gnocco fritto, culaccia con bufaline, capunsei con burro e salvia e tagliatelle al ragù di coniglio. I secondi proseguono naturalmente sullo stesso filone, dal salmerino in guazzetto alla trota alle mandorle (14 euro). Anche qui, non mancano proposte alternative a base di carne, come la costata di scottona. Molto interessanti i dolci artigianali: tiramisù, crema bruciata e le prelibate crostate.
Si inizia con una serie di corposi antipasti (11-14 euro) che in realtà sono piatti completi: da provare assolutamente il filetto di persico reale del Garda in saor, che oltre agli ingredienti classici (cipolle e aceto) include anche chicche come uvetta e scorze d'arancia, per un perfetto equilibrio di sapori. Interessanti anche il carpaccio di trota affumicata e il luccio del garda con polenta. Le porzioni sono piuttosto abbondanti e la soddisfazione garantita. Il tutto va accompagnato a un assaggio del vino bianco imbottigliato con l'etichetta della casa, anche se nella bene selezionata cantina non mancano le soluzioni: regna ovviamente il Lugana dei vitigni della zona.
Ma il meglio viene con i primi (9-11 euro): eccezionali le tagliatelle al sapore di lago, con salsa a base di pesce fresco, gamberi e pomodorini, e altrettanto stuzzicanti i bigoli alle sarde di lago e il risotto alla tinca. Per chi non ama il pesce, le alternative non mancano: salumi e formaggi con gnocco fritto, culaccia con bufaline, capunsei con burro e salvia e tagliatelle al ragù di coniglio. I secondi proseguono naturalmente sullo stesso filone, dal salmerino in guazzetto alla trota alle mandorle (14 euro). Anche qui, non mancano proposte alternative a base di carne, come la costata di scottona. Molto interessanti i dolci artigianali: tiramisù, crema bruciata e le prelibate crostate.
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