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Osteria dell'Acquasanta
 
Osteria dell'Acquasanta 2012-05-09 14:45:07 Locuste
Voto medio 
 
7.3
Qualità 
 
8.5
Quantità 
 
7.5
Servizio 
 
6.5
Prezzo 
 
6.5
Opinione inserita da Locuste    09 Mag, 2012
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Recensione

Data di visita
Dicembre 09, 2010
Recensione
Per fortuna il profilo del seicentesco Santuario di Nostra Signora dell'Acquasanta si staglia imponente nel cielo della Liguria, altrimenti sarebbe ben difficile scovare questo interessante locale immerso nel verde e in un silenzio quasi irreale (sembra incredibile che a soli 6 km scorra la trafficatissima Aurelia). All'interno, comunque, l'atmosfera è ben diversa: ambienti e arredi moderni donano un look decisamente lontano da quello delle vecchie osterie. La "mission" del ristorante è abbastanza semplice da individuare, incentrata com'è su una riproposizione quasi filologica dei piatti tipici della regione, con appena qualche piccola variazione sul tema. Poche pietanze selezionate, ma corpose e abbondanti, con prezzi onesti (sugli 8 euro i primi, dai 10 i secondi); peccato per il servizio un po' troppo lento, complice la carenza di personale in sala.

Non abbiamo provato in occasione della nostra visita l'antipasto della casa, e qualche rimpianto ci rimane: tortini caldi con verdure, polpettone, salumi misti e soprattutto pane e burro con acciughe sono richiami invitanti. Ma i primi a base di pasta fresca non sono da meno: davvero eccezionali le lasagnette al pesto, proprio grazie alla consistenza della pasta che esalta un condimento impegnativo quanto delicato - a Mele, del resto, ha sede la storica azienda dei fratelli Sacco che produce un pesto fra i migliori della Liguria. Invitanti anche le altre proposte, dalle fettucce alle puntine di maiale e barbera ai curiosi cannelloni di lenticchie e cotechino (nel periodo natalizio), anche se i piatti più legati al territorio sono il minestrone - non sempre disponibile - e i ravioli alla genovese.

Secondi sempre nel solco delle tradizione, a cominciare dalle poco conosciute tomaxette alla genovese, involtini di carne ripieni serviti con abbondante sugo di pomodoro e pinoli; un piatto relativamente "povero" che merita di essere riscoperto. Tra le altre opzioni il lesso di ganassino di vitello con salsa verde, la salsiccia ai porri e vino bianco e gli straccetti di filetto al Raschera e mandorle. Nelle giornate giuste non mancano coniglio e baccalà. Interessanti anche i dolci, come lo sfizioso semifreddo al torrone di Visone (tipico della provincia di Alessandria), la torta moka al caffè, la torta all'amaretto o la cremina di panna. Buona la lista dei vini, molti dei quali, come il Morellino di Scansano, disponibili anche al calice.
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