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Trattoria Corona
 
Trattoria Corona 2012-05-18 15:51:14 Locuste
Voto medio 
 
7.9
Qualità 
 
8.5
Quantità 
 
8.5
Servizio 
 
7.5
Prezzo 
 
7.0
Opinione inserita da Locuste    18 Mag, 2012
Ultimo aggiornamento: 10 Dicembre, 2018
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Recensione

Data di visita
Dicembre 07, 2018
Recensione
Chi stesse pensando, attratto dalla recensione positiva, di fare una capatina in questa piccola e tranquilla trattoria di provincia si metta l'anima in pace: da novembre a marzo bisogna prenotare con almeno un mese di anticipo, sempre se il gruppo dei commensali è ridotto. La ragione di questo straordinario successo, che la dice lunga sulla qualità del ristorante, ha un nome ben preciso: cassoeula. Si dice infatti che quella servita dai coniugi Merlotti, Angela e Abramo (a tutti noto come Bramino), sia la migliore di tutta la Lombardia e quindi del mondo intero... Se è difficile pronunciarsi su questo assunto, i dati di fatto sono comunque chiari: in pochi, come la trattoria Corona, hanno saputo perpetuare una tradizione culinaria così misconosciuta come quella dell'Altomilanese, continuando a proporre negli anni piatti e atmosfere che ormai i più fortunati possono ritrovare solo nella cucina di casa propria.

La cornice spartana ma accogliente del locale, e il classico aspetto da ritrovo di paese (peraltro mitigato dal recente rinnovo degli arredi interni) non lasciano dubbi: qui è tutto genuino e casereccio, senza concessioni alla "modernità". Anche nei mesi estivi, quando la cassoeula non c'è, le caratteristiche della cucina non cambiano: i clienti, quasi tutti habitué del locale, accorrono per gustare altre specialità locali, come brusciti o stufato. Il consiglio però è quello di prenotare con largo (larghissimo!) anticipo per partecipare a quello che si configura come un vero e proprio rito invernale. La lista d'attesa è invero proibitiva, i prezzi - altro punto a favore del locale - sono invece accessibili a tutti: menu fisso a 30 euro, vini esclusi.

A introdurre la pietanza principale c'è un altro piatto ormai introvabile: i pescioeu de porscell o zampetti di maiale alla milanese, ovvero saporitissimi piedini di maiale bolliti serviti con accompagnamento di peperoncini. Anche qui, essenziale prenotarli in anticipo. Poi ecco la cassoeula in tutto il suo splendore: la consistenza è eccezionale, grazie alle verze croccanti (non è necessario, a dispetto di quanto si dice in merito, che siano ghiacciate) e alla carne tenerissima, e il sapore non è da meno. La leggenda vuole che un bicchierino di grappa, bevuto prima di iniziare il pasto, ne agevoli la digestione: non ci metteremmo la mano sul fuoco, ma l'abbinamento è più che gradevole. Per chi riesce a proseguire ci sono poi assaggi di grana e gorgonzola, le tradizionali clementine e (in periodo natalizio) il mandorlato o la "veneziana", dolce con pasta simile alla colomba pasquale. Non hanno nulla a che vedere con la zona, ma sono da provare anche i Baci di Sassello all'albicocca. Più che onesti i vini: Bonarda su tutti, non mancano però bottiglie anche pregiate, dal Nebbiolo al Morellino di Scansano passando per i Barbera di Braida.
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