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Agriturismo L'Oasi del Cervo
2012-05-10 10:23:37
Locuste
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Recensione
Data di visita
Agosto 17, 2004
Recensione
L'irraggiungibilità di un ristorante è garanzia di qualità? Forse no, ma è vero che la scomodità della posizione spesso si accompagna ad elevati livelli culinari. Di certo, in materia di luoghi inesplorati, l'Oasi del Cervo non ha nulla da invidiare a nessuno: a chilometri dal più vicino centro abitato, tra le scoscese montagne di Arbus, il casolare sorge in mezzo a ettari di macchia incontaminata, e offre ai suoi ospiti un servizio completo. Oltre a pranzi e cene, infatti, è possibile pernottare e partecipare, perché no, alle attività dell'agriturismo (mungitura delle capre, tanto per fare un esempio). Il tutto a poca distanza da un mare che nessun aggettivo basta a descrivere.
Sulla genuinità del pasto nessun dubbio è possibile. Basta dare un'occhiata nella cucina, adiacente al salone, per essere testimoni oculari dell'eccellente lavoro della signora Angela. E la qualità dei piatti non tradisce le attese. Gradita la scelta di limitare al massimo gli antipasti, al contrario di quanto fanno altri agriturismi: una fettina di prosciutto, bruschette, gustosissime melanzane e un po' di ricotta, quanto basta per apprezzare al meglio il seguito. E il seguito sta tutto in due primi da antologia: raviolini di carne e verdura con panna e malloreddus con zafferano e pomodoro, rigorosamente fatti in casa.
Inutile dire che fra i secondi il piatto forte è il classico porcetto arrosto, qui nella sua versione più tipica. Seguono verdure, eccezionale formaggio fresco e frutta. Ma uno dei punti di forza della cucina sono i dolci: le seadas, pasta fritta ripiena di formaggio e ricoperta di miele, e il gelato di latte di capra, degna chiusura del pasto. Come digestivo, non può mancare il mirto. Nel complesso un ottimo compendio della cucina di questa zona della Sardegna, con ospitalità e cordialità ai massimi livelli. Niente mangiate eccezionali però: l'abbondanza delle porzioni, purtroppo, non è una caratteristica del ristorante.
Sulla genuinità del pasto nessun dubbio è possibile. Basta dare un'occhiata nella cucina, adiacente al salone, per essere testimoni oculari dell'eccellente lavoro della signora Angela. E la qualità dei piatti non tradisce le attese. Gradita la scelta di limitare al massimo gli antipasti, al contrario di quanto fanno altri agriturismi: una fettina di prosciutto, bruschette, gustosissime melanzane e un po' di ricotta, quanto basta per apprezzare al meglio il seguito. E il seguito sta tutto in due primi da antologia: raviolini di carne e verdura con panna e malloreddus con zafferano e pomodoro, rigorosamente fatti in casa.
Inutile dire che fra i secondi il piatto forte è il classico porcetto arrosto, qui nella sua versione più tipica. Seguono verdure, eccezionale formaggio fresco e frutta. Ma uno dei punti di forza della cucina sono i dolci: le seadas, pasta fritta ripiena di formaggio e ricoperta di miele, e il gelato di latte di capra, degna chiusura del pasto. Come digestivo, non può mancare il mirto. Nel complesso un ottimo compendio della cucina di questa zona della Sardegna, con ospitalità e cordialità ai massimi livelli. Niente mangiate eccezionali però: l'abbondanza delle porzioni, purtroppo, non è una caratteristica del ristorante.
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