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Ristorante Medioevo
2012-05-24 09:09:27
Locuste
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Recensione
Data di visita
Agosto 28, 2003
Recensione
Una cosa è certa: Monte Sant'Angelo vale sicuramente una visita, per valide ragioni. Il santuario di San Michele, fra i più frequentati dai pellegrini, il castello normanno-aragonese, il panorama che si gode sul paesaggio circostante sono alcune di queste. Un'altra è la gastronomia locale, ben rappresentata nel settore dei dolci (famose le ostie ripiene di mandorle e i taralli aromatizzati) ma celebrata anche da Pasquale Mazzone nel suo ristorante.
Attenzione, però: il locale è tutt'altro che rustico e casereccio. In un ambiente piuttosto raffinato, ricavato dalla ristrutturazione di una delle vecchie abitazioni abbarbicate sulla roccia che compongono il paese, lo chef non si limita a riproporre i piatti della tradizione ma li rielabora e li serve secondo il suo gusto personale. Il menu inizia con gli ottimi salumi e formaggi locali per proseguire con primi di varia natura: pasta fatta in casa (troccoli al pomodoro e cacioricotta, orecchiette alle cime di rapa, lajine con baccalà e ceci) ma anche il caratteristico passato di fave con cicoria, da provare assolutamente.
Tra i secondi da preferire di volta in volta la carne (agnello o capretto alle erbe del Gargano) o il pesce (scampi, seppioline), a seconda della stagione. Sarà lo stesso proprietario, che ama intrattenersi con i clienti, ad illuminarvi sul piatto migliore con i suoi consigli. Detto dei dolci tipici, fra cui anche i mostaccioli, non si può sorvolare sugli ottimi vini, tra cui consigliamo l'ormai famoso Primitivo.
Attenzione, però: il locale è tutt'altro che rustico e casereccio. In un ambiente piuttosto raffinato, ricavato dalla ristrutturazione di una delle vecchie abitazioni abbarbicate sulla roccia che compongono il paese, lo chef non si limita a riproporre i piatti della tradizione ma li rielabora e li serve secondo il suo gusto personale. Il menu inizia con gli ottimi salumi e formaggi locali per proseguire con primi di varia natura: pasta fatta in casa (troccoli al pomodoro e cacioricotta, orecchiette alle cime di rapa, lajine con baccalà e ceci) ma anche il caratteristico passato di fave con cicoria, da provare assolutamente.
Tra i secondi da preferire di volta in volta la carne (agnello o capretto alle erbe del Gargano) o il pesce (scampi, seppioline), a seconda della stagione. Sarà lo stesso proprietario, che ama intrattenersi con i clienti, ad illuminarvi sul piatto migliore con i suoi consigli. Detto dei dolci tipici, fra cui anche i mostaccioli, non si può sorvolare sugli ottimi vini, tra cui consigliamo l'ormai famoso Primitivo.
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