Recensione
Una cena caotica, disorganizzata, a tratti approssimativa dalla quale spunta, qua e là, qualche perla di valore gastronomico più che soddisfacente: di certo La bettola dei marinai non è il migliore dei ristoranti da noi provati in terra di Sicilia, ma probabilmente è uno dei più “siciliani”, nel bene e nel male. Una volta superato lo shock per l’imponente afflusso di clienti a qualsiasi orario (all’una del mattino la cucina è ancora in piena attività) e per il conseguente scompiglio che rende il servizio lento e difficoltoso, in questo ristorante con vista sul mare di Santa Tecla si fanno apprezzare soprattutto il pesce freschissimo e la buona fattura dei primi piatti, a prezzi tutto sommato abbordabili. Certo, il fatto che si debba sollecitare due o tre volte il personale per ottenere (a volte) attenzione non è il massimo, ma tant’è...
Il menu è scarno e ridotto all’osso: antipasto praticamente obbligato e ristretta scelta di primi. In compenso, però, prima di iniziare il pranzo o la cena si può scegliere il pesce direttamente dall’ampia ghiacciaia all’ingresso, verificandone consistenza e freschezza. Si apre dunque con un misto di antipasti della casa: una leggera frittura mista, insalata di polpo, cozze gratinate e alici marinate. Nulla di eccezionale, ma tutto di buon livello, eccezion fatta per l’annunciata pepata di cozze che è misteriosamente “sparita” in occasione della nostra visita. Qualche problema anche sul vino, visto che al posto del Principe di Corleone da noi richiesto arriva un anonimo Bianco di Sicilia, peraltro proveniente dalle stesse vigne (quelle della tenuta Malvello) e caratterizzato dal buon rapporto qualità-prezzo.
Nei primi, benchè le porzioni siano piuttosto ridotte, il ristorante dà il suo meglio: davvero ottimi i caserecci con cernia, pomodorini e funghi, saporiti anche gli spaghetti al nero di seppia. Tra le alternative ci sono i classici spaghetti alle vongole. Il secondo è costituito, come detto, quasi esclusivamente da pesce fresco al forno o alla griglia (orate, spigole, saraghi): abbiamo provato una più che discreta cernia accompagnata da assaggi di gamberoni e calamari. Di scarso rilievo i dolci proposti dalla carta. Il conto finale di un menu completo si aggira sui 35 euro, anche se l’indicazione dei prezzi è alquanto vaga.