Antica Trattoria Bellaria Hot
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0Add
Indirizzo
Via / piazza
via Genova 88
Città
Rivergaro
Regione
Emilia Romagna
Provincia
Piacenza
Informazioni
Giorno di chiusura
lunedì e martedì
Orari
mezzogiorno e sera
Coperti
150
Prezzi
30-35 €
Carte di credito
Sì
Contatti
Telefono
0523-958612
Sito internet
E-mail
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Opinione autore
Antica Trattoria Bellaria
2017-10-20 12:59:53
Locuste
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Recensione
Data di visita
Ottobre 06, 2017
Recensione
Ai piedi delle colline piacentine e lungo le valli che si dirigono verso l'Appennino ci sono rifugi storici e accoglienti per i gastronomi professionisti e non. Partendo dal capoluogo non bisogna percorrere neppure troppi km per raggiungere la Bellaria, un rustico angolo di paradiso dedicato alla celebrazione delle specialità emiliane. Noi lo abbiamo scoperto grazie alla benemerita Confraternita dei Grass, da sempre nostri numi tutelari per le missioni a Piacenza e dintorni, e con loro abbiamo partecipato alla Grande cena dei Funghi, un evento - come si può intuire dal nome - incentrato su un menu a tema autunnale; la trattoria però offre una squisita accoglienza in tutte le stagioni, a prezzi davvero modici e con scrupolosa aderenza alle ricette del territorio.
Qualunque sia la scelta del menu, inevitabile aprirlo con gli spettacolari salumi stagionati direttamente nella cantina del locale: salame, coppa e pancetta, a cui si aggiungono di volta in volta culatello, crudo di Parma o ciccioli (anche noti qui come graséi). Il tutto accompagnato da torta fritta, o chisulén, davvero impeccabile. La nostra cena è poi proseguita con una deliziosa insalata di porcini, frittata ai funghi e crostini ai funghi; come primi piatti, l'inevitabile - e quasi perfetto - risotto ai porcini si accompagnava a ottimi tagliolini ai funghi. Il piatto più stuzzicante è forse il secondo, composto da un tris di porcini: dorati e fritti (eccezionali), trifolati e al cartoccio, e da funghi al guazzetto. Infine, un assaggio di dolci con la torta pere e cioccolato e l'artigianale zabaione alle fragole.
Al di fuori degli eventi speciali, il menu propone anche molti altri piatti della tradizione piacentina: primi fra tutti gli immortali pisarei e fasö, ma anche i "turtéi" con ricotta e spinaci e a gli anolini in brodo o al sugo, tutti a base di pasta fatta in casa. Ottimi anche i secondi di carne come la "piccola" di cavallo con polenta, la tasca di vitello alla piacentina e l'anatra al forno; per gli amanti del genere non manca poi la carne alla brace, di ogni taglio e cottura. Infine, una degna chiusura con la ciambella piacentina (buslàn) e torte e crostate artigianali.
Un capitolo a parte lo meritano i vini: la trattoria raccoglie infatti un'accurata selezione dei prodotti di una dozzina di cantine locali. Dominano ovviamente il Gutturnio e l'Ortrugo, i vitigni principi della zona, ma c'è spazio per bottiglie anche pregiate di Malvasia, Monterosso Val d'Arda, Sauvignon, Barbera, Bonarda. Discreta, per chiudere, pure l'offerta di grappe e liquori.
Qualunque sia la scelta del menu, inevitabile aprirlo con gli spettacolari salumi stagionati direttamente nella cantina del locale: salame, coppa e pancetta, a cui si aggiungono di volta in volta culatello, crudo di Parma o ciccioli (anche noti qui come graséi). Il tutto accompagnato da torta fritta, o chisulén, davvero impeccabile. La nostra cena è poi proseguita con una deliziosa insalata di porcini, frittata ai funghi e crostini ai funghi; come primi piatti, l'inevitabile - e quasi perfetto - risotto ai porcini si accompagnava a ottimi tagliolini ai funghi. Il piatto più stuzzicante è forse il secondo, composto da un tris di porcini: dorati e fritti (eccezionali), trifolati e al cartoccio, e da funghi al guazzetto. Infine, un assaggio di dolci con la torta pere e cioccolato e l'artigianale zabaione alle fragole.
Al di fuori degli eventi speciali, il menu propone anche molti altri piatti della tradizione piacentina: primi fra tutti gli immortali pisarei e fasö, ma anche i "turtéi" con ricotta e spinaci e a gli anolini in brodo o al sugo, tutti a base di pasta fatta in casa. Ottimi anche i secondi di carne come la "piccola" di cavallo con polenta, la tasca di vitello alla piacentina e l'anatra al forno; per gli amanti del genere non manca poi la carne alla brace, di ogni taglio e cottura. Infine, una degna chiusura con la ciambella piacentina (buslàn) e torte e crostate artigianali.
Un capitolo a parte lo meritano i vini: la trattoria raccoglie infatti un'accurata selezione dei prodotti di una dozzina di cantine locali. Dominano ovviamente il Gutturnio e l'Ortrugo, i vitigni principi della zona, ma c'è spazio per bottiglie anche pregiate di Malvasia, Monterosso Val d'Arda, Sauvignon, Barbera, Bonarda. Discreta, per chiudere, pure l'offerta di grappe e liquori.
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