The Four Sisters Restaurant Hot
22071
0Add
Indirizzo
Città
Gondar
Località / frazione
dietro la biblioteca pubblica
Regione
ESTERO
Stato estero
Messico
Informazioni
Giorno di chiusura
nessuno
Orari
tutto il giorno (7-23)
Coperti
40+40 esterni
Prezzi
Fino a 20 €
Carte di credito
Sì
Contatti
Telefono
00251-918736510
Sito internet
E-mail
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Opinione autore
The Four Sisters Restaurant
2018-10-24 17:28:15
Locuste
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Recensione
Data di visita
Ottobre 08, 2018
Recensione
Nella nostra carriera di recensori, mossi da insaziabile appetito ma anche da altrettanto insaziabile curiosità, non ci è capitato spesso di tornare per due giorni di fila nello stesso locale. Se lo abbiamo fatto con il Four Sisters non è solo per una certa carenza di alternative, ma anche perché questo ristorante tutto al femminile, gestito - come suggerisce il nome - da quattro sorelle, è di gran lunga il migliore da noi provato nella nostra breve trasferta in Etiopia. Oltre a costituire un'ancora di salvezza nel desolante panorama di Gondar, dove i ristoranti sono pochi e chiudono quasi tutti entro le 20, il Four Sisters offre una strepitosa panoramica sulla gastronomia etiope, con ingredienti e preparazioni di primo livello; e nonostante l'evidente vocazione turistica, con tanto di canti e balli in costume, non ha nulla di artefatto o truffaldino, anzi fa della genuinità dei suoi piatti un punto d'onore. Unico difetto, se così si può dire, è la difficoltà nel trovarlo: fatevi guidare da uno dei tanti bahaj o "tuc-tuc", i furgoncini che (dopo aver contrattato il prezzo!) vi porteranno ovunque.
Il visitatore viene accolto al Four Sisters da un ambiente pittoresco e affascinante: tappeti e decorazioni tipiche alle pareti, cameriere che indossano i tradizionali, un mantello (simile a un poncho) per ogni commensale, e persino gli squilli di tromba all'arrivo! Anche i piccoli particolari del servizio sono però più che invitanti, dalla brocca per il lavaggio delle mani alla zuppa servita come omaggio all'apertura del pasto. Tutto a uso e consumo dei turisti, è ovvio: il bello, però, è che i piatti sono non soltanto ben riusciti, ma addirittura squisiti. In particolare l'injera (la tipica focaccia spugnosa) assaggiata qui è decisamente superiore, nonché molto più digeribile, rispetto a quella provata in ogni altro luogo del paese.
Il miglior modo per andare alla scoperta delle tradizioni culinarie locali è scegliere uno dei luculliani piatti assortiti proposti dal menu: il "fasting food", letteralmente cibo da digiuno, o il "National food", di fatto la stessa cosa ma con l'aggiunta di carne. Si tratta di grandi vassoi di injera ricoperti di assaggi di ogni sorta di specialità: purè di ceci, fave e lenticchie, insalata di pomodoro e cipolle, barbabietole e verdure varie, frittelline di patate dolci e zucca, l'inconfondibile shiro, e - nella versione carnivora - agnello, manzo e pollo sminuzzati, con un uovo al centro. Il tutto condito con abbondanti spezie e peperoncino. Basterebbe questo per concludere, ma il menu offre anche tutti gli altri piatti tipici della zona (wot, firfir, tibs) tra cui anche il kitfo, a base di carne macinata, proposto sia nella versione cruda che in quella cotta (più consigliabile per motivi igienici). Caso più unico che raro, il ristorante offre anche qualche frutto (soprattutto banane) come dessert, oltre a proporre il caffè preparato con il rito tradizionale. Si bevono birre locali tra cui la Dashen, prodotta proprio a Gondar.
I prezzi sono incredibilmente bassi per la tipologia del locale: si rimane costantemente sotto i 200 birr (poco più di 6 euro) per un pasto completo.
Il visitatore viene accolto al Four Sisters da un ambiente pittoresco e affascinante: tappeti e decorazioni tipiche alle pareti, cameriere che indossano i tradizionali, un mantello (simile a un poncho) per ogni commensale, e persino gli squilli di tromba all'arrivo! Anche i piccoli particolari del servizio sono però più che invitanti, dalla brocca per il lavaggio delle mani alla zuppa servita come omaggio all'apertura del pasto. Tutto a uso e consumo dei turisti, è ovvio: il bello, però, è che i piatti sono non soltanto ben riusciti, ma addirittura squisiti. In particolare l'injera (la tipica focaccia spugnosa) assaggiata qui è decisamente superiore, nonché molto più digeribile, rispetto a quella provata in ogni altro luogo del paese.
Il miglior modo per andare alla scoperta delle tradizioni culinarie locali è scegliere uno dei luculliani piatti assortiti proposti dal menu: il "fasting food", letteralmente cibo da digiuno, o il "National food", di fatto la stessa cosa ma con l'aggiunta di carne. Si tratta di grandi vassoi di injera ricoperti di assaggi di ogni sorta di specialità: purè di ceci, fave e lenticchie, insalata di pomodoro e cipolle, barbabietole e verdure varie, frittelline di patate dolci e zucca, l'inconfondibile shiro, e - nella versione carnivora - agnello, manzo e pollo sminuzzati, con un uovo al centro. Il tutto condito con abbondanti spezie e peperoncino. Basterebbe questo per concludere, ma il menu offre anche tutti gli altri piatti tipici della zona (wot, firfir, tibs) tra cui anche il kitfo, a base di carne macinata, proposto sia nella versione cruda che in quella cotta (più consigliabile per motivi igienici). Caso più unico che raro, il ristorante offre anche qualche frutto (soprattutto banane) come dessert, oltre a proporre il caffè preparato con il rito tradizionale. Si bevono birre locali tra cui la Dashen, prodotta proprio a Gondar.
I prezzi sono incredibilmente bassi per la tipologia del locale: si rimane costantemente sotto i 200 birr (poco più di 6 euro) per un pasto completo.
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