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Ristorante Casa Lucia Ristorante Casa Lucia Hot

Ristorante Casa Lucia

Indirizzo

Via / piazza
via Ravizza 2
Città
Milano
Regione
Lombardia
Provincia
Milano

Informazioni

Giorno di chiusura
nessuno
Orari
mezzogiorno e sera
Coperti
80
Prezzi
45-50 €
Carte di credito

Contatti

Telefono
02-4986691
Telefono alternativo
02-437872

Map

Alterna origine/destinazione

Opinione autore

Ristorante Casa Lucia 2012-05-16 20:32:36 Locuste
Voto medio 
 
6.6
Qualità 
 
7.5
Quantità 
 
7.0
Servizio 
 
9.0
Prezzo 
 
3.0
Opinione inserita da Locuste    16 Mag, 2012
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Recensione

Data di visita
Febbraio 19, 2011
Recensione
A guardarlo in prospettiva, in questo locale della ricca e modaiola zona Fiera c'è tutta la storia della ristorazione milanese. Un tempo, dal 1967, era il raffinato ristorante Lucia, poi rinominato Play Time e rivoluzionato nell'aspetto in piena sintonia con la "Milano da bere" degli anni Ottanta. Oggi, con il nome di Casa Lucia, è tornato a essere un ritrovo raffinato per buona borghesia e qualche VIP, ma - segno dei tempi - vive un po' all'ombra dell'adiacente ristorante giapponese Kiyo, famoso per lo chef che ha lavorato alla corte del mitico Nobu. Sia come sia, il Casa Lucia presenta un'offerta culinaria di qualità abbinata a un ambiente di classe e a un servizio del tutto inappuntabile. Tutto perfetto, forse persino troppo, al punto che resta l'impressione che manchi un po' di "anima".

Difficile eccepire qualcosa, comunque, sul menu, a cominciare dagli antipasti che, ad affettati di alto livello (crudo di Norcia, lardo di Colonnata, culatello di Zibello e il celebre Pata Negra), uniscono qualche proposta ispirata ad altre tradizioni regionali: carciofi con gamberi e bottarga, dalla Sardegna, oppure le puntarelle con stracciatella, rivisitazione nel segno della leggerezza delle puntarelle alla romana. Interessante anche la tartare di salmone al lime e pinoli. Degnissima la cantina: ampia scelta di spumanti e champagne (tra cui gli immancabili Cristal e Dom Perignon) ma anche qualche bottiglia dalla Francia e vini italiani di ogni regione. Il Barbera d'Asti Superiore delle cantine di Michele Chiarlo è sempre affidabile.

Primi piatti decisamente eterogenei nei sapori: dalla terra al mare e ritorno. Le crespelle verdi di persico alle erbe sono accattivanti, ma piuttosto anonime nella realizzazione. Attirano i pici con punte di filetto e porcini così come i cavatelli ai gamberi e asparagi. Tra i secondi, d'obbligo puntare sulla carne alla griglia, specialità della casa: ottima la costata di fassona, in alternativa tagliata o filetto di manzo (anche ai mirtilli). Oltre alla stuzzicante tartare con pere e grana, non manca qualche secondo di pesce come il filetto di branzino in crosta. Ci si aspetterebbe decisamente qualcosa di più, invece, sul fronte dei dolci, che non vanno oltre i classici tiramisù e crema catalana. Conto finale elevato, ma non inarrivabile.
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