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Pubblicato Domenica, 06 Febbraio 2011 14:05
Alzi la mano chi non si è mai trovato
in viaggio in automobile attorno all’ora di pranzo, alla ricerca disperata di un luogo di ristoro. Siamo certi che non vedremo molte mani alzate, perché la situazione la conosciamo molto bene e potremmo spingerci a dire che la nascita stessa delle Locuste è legata a un episodio di questo genere. Di conseguenza non possiamo che accogliere con estremo favore l’uscita di una guida come
Business Restaurant, esplicitamente dedicata a chi viaggia per lavoro e verso le 12.30 comincia ad avvertire un pericoloso languorino da soddisfare al più presto. Il volume, pubblicato da Bondi Editore (
264 pagine, € 24), è frutto del
certosino e ammirevole lavoro di Luca Bondi, agente di commercio appassionato di cucina che da solo ha catalogato i locali di 1546 paesi e città della Lombardia: la speranza è che prima o poi il risultato possa essere esteso a tutto il territorio nazionale, anche se inevitabilmente ci vorranno dei lavoratori… già così, comunque, il libro si fa apprezzare, scavalcando anche
il limite di una veste grafica che non possiamo non definire francamente orrenda, e di un titolo che può risultare ingannevole. Il pregio più grande della guida consiste nel fatto che nell’elenco (in ordine alfabetico e per provincia) delle località
trovano spazio anche quelle in cui non c’è nessun ristorante da recensire: in questo caso, vengono segnalati i locali più vicini, con tanto di distanze chilometriche. Una trovata solo in apparenza banale che va a colmare una delle lacune più gravi da sempre riscontrate in questo tipo di pubblicazioni. Per il resto, tutti i locali recensiti hanno in comune le caratteristiche di
essere aperti anche a pranzo e di offrire un pranzo di due portate a un massimo di 35 euro, caffè compreso e bevande escluse; per alcuni di essi è indicata anche la disponibilità di uno specifico Menu Business a prezzi ridotti. A voler trovare a tutti i costi un difetto, nella recensione, davvero sintetica (non più di cinque righe),
manca l’indicazione dei piatti tipici e delle specialità di ciascun locale: una mancanza che potrà essere “sistemata” nelle prossime edizioni. In compenso, a breve sarà possibile consultare la guida anche on line sul
sito ufficiale della casa editrice, con tanto di ricerca avanzata per caratteristiche e località.