Recensione
ATTENZIONE: dopo la nostra visita il ristorante ha cambiato gestione. Menu e caratteristiche del locale potrebbero essere mutate.
In occasione della nostra prima visita, come qualcuno ricorderà, eravamo rimasti molto delusi dal "Mangiafuoco". Il locale puntava a colmare una lacuna importante nella zona ponendo al centro della sua offerta culinaria la carne alla griglia, cucinata semplicemente e senza fronzoli, ma alla prova dei fatti cadeva drasticamente proprio sulla qualità della grigliata, del tutto insufficiente sia per la scelta dei tagli di carne, sia per la cattiva cottura.
Nel giro di un anno, però, molto è cambiato: diversa la gestione, più cortese il servizio, e soprattutto finalmente soddisfacente la qualità delle grigliate.
In un'atmosfera accogliente nonostante l'arredamento "particolare", che inizialmente può lasciare perplessi, il ristorante propone una buona varietà di piatti equamente divisi tra carne e pesce. Abbondanti e variegati, anche se piuttosto costosi, gli antipasti: dai classici taglieri di formaggi e salumi (ottimo in particolare il crudo) e dalle cozze alla marinara fino alle specialità più elaborate come il tris carpacciato, i polipetti all'ischitana o addirittura i roboanti gamberi giganti al Cointreau. Per andare sul sicuro si può scegliere il giro di terra o il giro di mare che raccoglie assaggi di tutti gli antipasti.
Tra i primi, sia di terra sia di mare, spiccano alcune proposte a base di pasta fresca come i pansotti melanzane e scamorza o la calamarata ai gamberi. Ma il vero piatto forte della casa sono le grigliate: quella di carne comprende costine, spiedine, salsicce e bistecche, mentre in quella di pesce (grigliata del pirata) troviamo fra l'altro calamari, seppie, pesce spada. Il prezzo delle proposte base si aggira sui 15-18 euro, poi a salire ci sono i piatti più elaborati, che comprendono anche specialità come fiorentina e crostacei. La cantina è piuttosto ben fornita, con vini di buon pregio tra cui si segnalano il Gavi e il Morellino di Scansano.