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La vite che fa girare il mondo

Pubblichiamo, con alcune piccole variazioni, l'articolo su Vinitaly del Navigatore Capo apparso su VareseNews il 6 aprile 2011.

Altro che il cenone di Capodanno, l’inizio delle ferie estive o la finale di Champions League: per gli appassionati di vino non c’è gara, i giorni più attesi dell’anno sono quelli della seconda settimana di aprile, quando la fiera di Verona ospita il Vinitaly, la più grande manifestazione enologica a livello mondiale. Anche quest’anno, ed è il quarantacinquesimo, l’appuntamento si rinnova da giovedì 7 a lunedì 11 aprile: cinque giorni ad alta… gradazione per scoprire il nettare di cui amiamo riempire i nostri bicchieri. Le aspettative per la nuova edizione sono davvero alle stelle, attizzate anche dalle molte anteprime: fra queste spicca sicuramente “Una”, la bottiglia speciale per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Gli esperti di Assoenologi e gli assessori delle 20 regioni d’Italia hanno tirato fuori dal cilindro per l’occasione un vino rosso e un vino bianco, ciascuno risultante dal mix di uve di 20 diversi vitigni, uno per regione: operazione magari discutibile dal punto di vista del gusto, ma simbolicamente ineccepibile. Chissà se piaceranno al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che si è visto consegnare due esemplari delle pregiate bottiglie (a tiratura limitata e fuori commercio) lo scorso 28 marzo a New York.

Fatto sta che paradossalmente, malgrado questa esplosione di “italianità”, mai come quest’anno il Vinitaly volge lo sguardo all’estero: un po’ perché il mercato nazionale è piuttosto stagnante mentre quello straniero vola (le esportazioni sono cresciute del 14% nell’ultimo anno), un po’ perché la fiera stessa, grazie all’iniziativa Vinitaly Tour, ha riscosso grande successo tra USA, Cina e Giappone, e presto verrà riproposta anche in altri paesi. Il risultato è che si prevede una partecipazione di operatori stranieri in grande crescita – già l’anno scorso solo il 60% veniva dall’Europa – anche se tutti i numeri sono da record: più di 92.000 mq di superficie espositiva e oltre 4000 espositori, mentre i visitatori dovrebbero sfondare il tetto dei 155.000 (oltre il 30% dall’estero). La Lombardia parteciperà con 230 aziende, in aumento rispetto al 2010, e altre 30 saranno impegnate nelle manifestazioni “gemelle” SOL (olio), Agrifood Club (agroalimentare) ed Enolitech (accessori per il vino, dai cavatappi alle macchine industriali).
Grande successo anche per il concorso enologico internazionale, a cui hanno partecipato 3720 bottiglie provenienti dalle aziende vinicole di 30 diversi paesi: per la prima volta nella storia la vittoria è andata a una cantina israeliana, la Golan Heights Winery di Katzrin, e anche in questo campo è interessante notare come negli ultimi 10 anni il premio sia andato solo 3 volte ad aziende italiane.

Tra le novità più interessanti dell’anno la sezione Sparkling Italy, dedicata al mondo delle bollicine: una degustazione guidata di vini prodotti con metodo classico e charmat, con la possibilità di esprimere il proprio giudizio in tempo reale tramite touch screen (indispensabile la pre-registrazione). E dopo il grande successo dello scorso anno tornano anche le cantine 2.0 di Tweet Your Wines: una serie di aziende particolarmente attive nella promozione via web, unite sotto un unico logo per vivere il Vinitaly in diretta tramite Twitter (con il tag #twy). Quest’anno c’è anche un concorso fotografico per utenti iPhone: tutti i dettagli sul sito dell'iniziativa.
Alcune informazioni pratiche: l’accesso al Vinitaly è possibile solo previa registrazione, on line o direttamente sul posto, e almeno teoricamente riservato agli operatori del settore. I minori di 18 anni non sono ammessi. Il biglietto d’ingresso costa 45 euro (40 se acquistato on line) mentre l’abbonamento per tutti i giorni della manifestazione è in vendita a 80 euro (70 on line). La fiera è aperta tutti i giorni dalle 9.30 alle 18.30, con l’esclusione del lunedì (9.30-16.30); il consiglio, per chi può, è naturalmente quello di evitare il sabato e la domenica, i giorni di massimo affollamento. Sono disponibili diversi parcheggi convenzionati, mentre per chi arriva a Verona in treno una navetta gratuita collega ogni 15 minuti circa la stazione con la fiera. Innumerevoli gli appuntamenti collaterali: convegni, assaggi e degustazioni dedicate al vino, ma anche alle specialità gastronomiche (La Grande Cucina di Vinitaly), molte delle quali prenotabili on line. Per non perdersi si può seguire uno dei tanti itinerari già pianificati, tra cui segnaliamo quelli proposti da Civiltà del Bere, mentre su Carnet Verona si trova un elenco degli appuntamenti “fuori salone” in città, dopo l’orario di chiusura. Sempre che non ci si voglia perdere deliberatamente…

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