Recensione
Nel cuore dell'Italia gastronomica c'è l'Emilia, nel cuore dell'Emilia c'è Modena, nel cuore di Modena c'è il ristorante tipico della famiglia Nora che, tra un monumento e l'altro, offre un esauriente campionario della cucina locale. Non a caso è questa la meta privilegiata di gite turistiche e viaggi organizzati; non a caso il locale è convenzionato con i principali hotel del centro e pronto ad accogliere ospiti di qualsiasi origine e nazionalità. Inutile dunque aspettarsi piatti che esulino dalla tradizione della più classica arte culinaria modenese.
Non si può fare a meno di iniziare il pasto con un antipasto di salumi misti che ben rappresentano la "fauna" del luogo: prosciutto di Parma, coppa stagionata, ciccioli, mortadella, il tutto accompagnato dai frigolini, la varietà locale dello gnocco fritto. Tra i primi protagonista la pasta fresca fatta in casa: in particolare le tagliatelle con sugo di salsiccia e i maccheroni con sugo di cinghiale, ma anche lasagne verdi e tortelloni.
Secondi dominati da bolliti e arrosti misti, da segnalare lo scottadito di maiale con patate al forno. Non manca ovviamente, a condimento, l'aceto balsamico di Modena. Come dessert il locale propone fra l'altro zuppa inglese, bavarese e panna cotta. Da elogiare senz'altro la qualità degli ingredienti e della preparazione; qualche dubbio rimane invece sull'abbondanza delle porzioni servite, che sembrano avvicinarsi alla nouvelle cuisine più che alla ristorazione tradizionale.