Recensione
Chi mastica un po' il tedesco (soprattutto il vocabolario enogastronomico) sa che keller significa "cantina", anche se in realtà il vino, di produzione propria, non è il punto di forza di questo grazioso maso in posizione panoramica a pochi km da Bolzano. In perfetto stile altoatesino, il locale rappresenta un classico esempio di vecchia cantina trasformata in agriturismo. L’ambiente accoglie subito con gli avventori schiamazzi e vociare alto sotto le volte in cemento della struttura. L’andirivieni del ristoratore e della sua consorte (piuttosto sbrigativa e burbera, anche se efficiente) accompagna l’atmosfera cordiale del locale.
I piatti ricalcano la tradizione della regione, offrendo un menu principalmente a base di carne e piatti di una certa robustezza. L'antipasto misto di carne salata, arrosto e salumi (anche questi fatti in casa) introduce a primi semplici e consistenti: ravioli con funghi o con spinaci, zuppa d'orzo, pasta e fagioli. Anche i secondi sono caserecci: notevole in particolare la salsiccia di maiale fatta in casa con patate bollite, in alternativa puntine bollite con verze o bollito di manzo. Davvero ottimi i dolci, tra cui spicca il krapfen con papavero e marmellata; nonostante la natura del locale, invece, il vino della casa (da uve schiava) si rivela una nota stonata.