Recensione
Parlare di un ristorante come il Garibaldi non è mai facile: a vederlo da fuori, e per la verità anche da dentro, non gli si darebbe un euro, eppure la sua longevità è lì a testimoniare la buona fama acquisita negli anni in tutta la zona di confine tra la provincia di Milano e quella di Varese. Fama giustificata senza dubbio dal piatto forte della cucina: il pesce di mare, pietanza non facile da gustare nella sua migliore espressione in questo angolo d'Italia. Grazie alla qualità delle materie prime e all'abbondanza dei piatti (porzioni davvero oceaniche, che difficilmente permettono di proporsi per un menu completo) il locale si fa perdonare un'atmosfera molto alla buona, il servizio talvolta arrangiato e persino l'eccessiva vicinanza della ferrovia.
I piatti sono rigorosamente aderenti alla tradizione mediterranea: si parte con abbondanti antipasti, tra cui insalata di mare, carpaccio di pesce spada e gamberetti in salsa rosa. Nella stagione giusta è però imperativo gettarsi sulle cozze alla marinara, davvero robuste per quantità e semplici quanto eccezionali per qualità. Vi saranno servite con due piatti a parte per i gusci, ma non stupitevi: esattamente a metà della consumazione il personale arriverà a portare via il primo... Tra i primi, abbondanti fino all'eccesso, si segnalano soprattutto gli esorbitanti spaghetti alla tarantina con gamberi, calamari, polpo, cozze e vongole, ma anche i più semplici spaghetti alle vongole e il risotto ai frutti di mare. Non mancano però gusti più particolari e delicati come quelli degli spaghetti alla chitarra con sugo di scoglio e dei tagliolini all'astice.
Tra i secondi è d'obbligo il fritto misto, vera specialità della casa. La qualità e la freschezza della "materia prima" si fanno sempre apprezzare, anche quando l'originalità delle pietanze non è eccelsa. Da provare anche la pescatrice ai ferri e i gustosi spiedini di pesce. Il quadro si completa con una serie di secondi classici: grigliata mista, pesce spada ai ferri, scamponi e branzino. Non molto ampia ma soddisfacente la scelta dei dolci: si fa preferire il semifreddo al torroncino (o alle noci) con cioccolato fuso, da segnalare anche la meringata, la torta pere e cioccolato e la panna cotta, anch'essa debordante nella quantità. Non eccezionale il tiramisu. Ristretta la selezione di amari. Vino della casa accettabile e prezzi contenuti, se si tiene conto del costo medio di una cena a base di pesce nella zona.