Recensione
Ci vuole tempo e pazienza per imparare ad amare la Lomellina e farsi insegnare dal canto delle rane la "conquista della felicità", come la definisce la targa all'ingresso del ristorante; ma ne occorre molto meno, fortunatamente, per lasciarsi affascinare dalle corpose e succulente specialità gastronomiche della zona. E nella stagione autunnale, quando il profilo inquietante del castello di Valeggio sorge inaspettato dalle nebbie del pavese, pensare ai manicaretti dell'Antica Hosteria Castello (nome per una volta non usurpato: è aperta dal 1820) è un vero sollievo. Ottimo il rapporto qualità-prezzo, con un menu a 27 euro bevande escluse; genuina e casereccia la cucina, che pure non si priva qualche tocco di originalità, soprattutto negli antipasti. Una sola avvertenza: se avete intenzione di prenotare fate squillare a lungo il telefono, non è facile ottenere risposta...
Una lunga serie di antipasti apre il menu proposto dalla casa: solo assaggi, beninteso, ma di ottimo livello. Da citare assolutamente il tortino di zucca e quello di rape e le sfiziose mele, salvia e zucca fritte, accompagnate da una gustosa testina di vitello con salsa verde, dalla torta di zucchine e dagli interessanti abbinamenti tra cipolle rosse e mini-cotolette marinate, e tra cotognata e formaggio. Una curiosità per finire: il topinambur, poco comune nella nostra cucina. Tra i primi emergono soprattutto gli gnocchi fatti in casa, in tre varietà: di patate, di zucca o di castagne (eccellenti). Tre sono anche i possibili condimenti: burro e salvia, taleggio - il migliore - o salame d'oca. Tutti di qualità, peccato per l'eccessiva parsimonia nel sale. Un po' meno convincenti le lasagnette di zucca e radicchio.
Anche i secondi sono di valore e non si può non provare la tipica oca e verza, praticamente una versione.. avicola della cassoeula, tanto corposa quanto morbida e saporita. Più che discreto anche lo stinco di maiale, senza infamia e senza lode il brasato con polenta. I dolci si mantengono sul solco dell'artigianale e infatti spuntano una serie di torte fatte in casa: torta di yogurt e pesche sciroppate e torta di mele con panna tra le migliori. Per quanto riguarda i vini c'è poco da scegliere: provengono tutti dall'azienda Franco Rossi di Rovescala. Acida e persistente la Bonarda, più morbido il Barbera. Per chiudere il pranzo (o la cena, ma solo nel weekend) caffè e un buon bicchiere di grappa, disponibile in diverse varietà.