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Pubblicato Martedì, 31 Marzo 2009 12:11
Crisi o non crisi? Pare che il settore della
birra artigianale, perlomeno nei limiti di una situazione economica globale tutt'altro che incoraggiante, resista ancora abbastanza bene. Non è andata nel migliore dei modi, al contrario, l'edizione milanese del rinnovato
Italia Beer Festival: se non si trattasse di birra, potremmo tranquillamente parlare di
un fiasco. Il crollo dei visitatori (addirittura il
50% in meno) è un dato allarmante: solo il tempo, e le
successive tappe della manifestazione, diranno se alla base di queste cifre c'è un generico calo dei consumi oppure qualche
errore strategico nell'impostare l'evento. La nostra impressione è che lo spostamento della fiera al
Palalido, il venir meno dell'abbinamento con il salone del fumetto Cartoomics e qualche
assenza di rilievo tra gli espositori abbiano avuto il loro peso.
Questa doverosa premessa non deve però ingannare: chi all'Italia Beer Festival ci è andato, ha vissuto la consueta esperienza
gradevole e gratificante, grazie anche ai corsi e alle
degustazioni guidate organizzate dall'
Associazione Degustatori Birra. I visitatori hanno anche potuto toccare con mano (o quantomeno con bocca) la vivacità del settore, grazie alla presenza di numerose
nuove etichette, molte delle quali nate e cresciute negli ultimi mesi. E' il caso, per esempio, del
birrificio Toccalmatto, aperto soltanto nel novembre 2008 a
Fidenza, ma già in grado di offrire prodotti di altissimo livello grazie al coinvolgimento di un nome noto dell'homebrewing, quello di
Andrea Paini. Altre novità di questa edizione: la birra salentina del
Birrificio B94, che ha presentato tra l'altro l'eccezionale
robust porter etichettata con il nome di
Porteresa, e la toscana
Birra Amiata. Quest'ultima merita una menzione particolare per la sua premiatissima
Bastarda Rossa, una birra speciale
alla castagna dal gusto pieno e dall'aroma fruttato, presente anche in versione più "strong" con il nome di Bastarda Doppia. Citiamo poi in ordine sparso altri produttori meritevoli: il già noto
Birrificio Doppio Malto di
Erba (CO) con le sue ottime Oak Pils e Brass Weiss; i campani del
Saint Jonh's Bier che hanno presentato il nuovo marchio
LA Birra Artigianale; il piccolo birrificio
Henquet di Ovada, in provincia di Alessandria. Molto diversi tra loro i due rappresentanti del Friuli, entrambi dalla provincia di Pordenone: la variegata produzione del
Birrificio di Meni, con sei birre annuali e quattro stagionali (ottima l'ambrata
Comatârs), si contrappone all'offerta ridotta ai minimi termini del birrificio
Praforte, la cui rossa si è però aggiudicata addirittura il secondo posto assoluto nella classifica delle migliori birre del festival.
Il
primo premio, assegnato da una giuria di 11 degustatori, è andato all'ormai noto
Birrificio Bi-Du di Rodero (Como) con la sua
ArtigianAle. E proprio alla formula del Bi-Du dev'essersi ispirato anche il
Docks di
Rivergaro, in provincia di Piacenza: un altro birrificio con mescita e vendita diretta che unisce al pub anche una pizzeria e una griglieria. Infine, da segnalare
l'esperimento tentato a Roma da
Birradamare: dopo aver lanciato il Birrificio Artigianale Ostiense, ora Elio Miceli e Massimo Salvatori ci riprovano con il marchio
'na biretta, che contraddistingue una nuova birra artigianale distribuita (per il momento) solo
in bottiglia. Chiara, leggera e aromatica, la "biretta" ha tutte le carte in regola per il successo, che gli auguriamo.