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La Barcella

Indirizzo

Via / piazza
Cascina Barcella
Città
Robecco sul Naviglio
Località / frazione
Casterno
Regione
Lombardia
Provincia
Milano

Informazioni

Giorno di chiusura
lunedì, martedì e mercoledì
Orari
mezzogiorno e sera
Coperti
200+100 esterni
Prezzi
30-35 €
Carte di credito
Note
Prenotazione consigliata

Contatti

Telefono
02-94970555
Sito internet

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La Barcella
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Opinione autore

La Barcella 2013-12-23 02:19:01 Locuste
Voto medio 
 
7.0
Qualità 
 
7.0
Quantità 
 
7.0
Servizio 
 
8.0
Prezzo 
 
6.0
Opinione inserita da Locuste    23 Dicembre, 2013
Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 2014
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Recensione

Data di visita
Febbraio 16, 2013
Recensione
Il lungo-Ticino è disseminato di antiche cascine di grandi dimensioni, molto simili tra loro, e negli ultimi anni spesso riadattate per ospitare ristoranti e agriturismi. La Cascina Barcella in questo senso è tra i pionieri: l'attività di ristorazione è iniziata già nel lontano 1996, e negli anni l'azienda oggi guidata dal giovane Massimo Oldani ha acquisito una solida fama anche al di fuori della provincia di Milano. Oltre alla cascina vera e propria (aperta dal giovedì alla domenica) oggi c'è anche il Mulino, con appartamenti e camere per la notte. L'edificio principale è stato ristrutturato con gusto e sapienza, mantenendo la vecchia divisione dei vani: accanto al salone conviviale al piano terra, ci sono quindi anche diverse salette per mangiare in relativa riservatezza. In generale, comunque, il locale è ideale per le compagne numerose, anche per la classica formula a menu fisso (35 euro, bevande incluse) che si declina durante l'anno in molteplici serate a tema.

La cucina, ovviamente tutta incentrata su materie prime di produzione propria, ripercorre il canovaccio della cucina locale senza cadute di stile, ma anche senza troppi acuti. Come spesso accade negli agriturismi, gli antipasti sono fra le proposte migliori: al di là dell'aperitivo con lo sfizioso cannoncino di fonduta e la salsiccia in sfoglia, si segnalano gli affettati (crudo di Parma, coppa e lardo), il cotechino con purè, gli ottimi asparagi con pancetta e i tortini di polenta con fonduta e olive nere. Più ordinari i primi, tra cui comunque spicca l'interessante risotto al vino rosso, di buona cottura ed equilibrio; discreti anche i cannelloni di carne, anche se qui la porzione è davvero troppo risicata per esprimere un giudizio, i ravioli di magro e le lasagne.

Tra i secondi merita un assaggio il rollé di vitello, decisamente meno interessanti i bocconcini di lonza e il brasato, senza infamia e senza lode. Meglio i dolci, come il gelato alla vaniglia con macedonia o con frutti di bosco e il tortino al cioccolato. La sorpresa in positivo è il vino, che viene da 3 ettari di terreno appositamente coltivati in Oltrepò: i risultati sono piacevoli, sia per quanto riguarda il Buttafuoco, sia per il dolce Moscato. Bilancio finale a metà del guado: mancano i piatti da ricordare, ma si fanno apprezzare la gradevolissima atmosfera e il servizio impeccabile. Il prezzo è adeguato a quella che è ormai (purtroppo) la media del mercato; le porzioni sono a volte un po' troppo limitate rispetto al contesto, ma a onor del vero è sempre possibile chiedere il bis!
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