Recensione
Seconda solo a Buenos Aires per popolazione, Cordoba è una città incoerente e caotica tanto nella conformazione architettonica quanto nelle abitudini dei suoi abitanti. Il centro storico, brulicante di persone per tutta la giornata, di notte si svuota completamente lasciando posto al deserto quasi totale: la maggior parte della popolazione si sposta lontano (e rigorosamente in auto), i pochi che rimangono nei pressi traslocano nel quartiere di Nueva Cordoba, dove tra un bar e l'altro è possibile anche rifocillarsi con qualche specialità locale. Il Campestre si autodefinisce "Fast food criollo" e, in effetti, promette esattamente quello che mantiene: servizio veloce, prezzi molto contenuti, poco spazio all'immaginazione. A livello di qualità la cucina strappa appena la sufficienza, ma è quello che ci vuole per un rapido ristoro.
Il locale non è di grandi dimensioni e appare un po' raffazzonato, ma a scaldare il cuore del turista ci pensano le decorazioni alle pareti, che richiamano l'estetica dei gauchos e addirittura riportano la prima strofa del celebre poema "Martin Fierro"! Il menu, assai meno romantico, ripropone pedissequamente i tradizionali piatti argentini a base di carne; la forza del ristorante sta però, come detto, nei prezzi imbattibili. Basti pensare che la parrillada mixta, cavallo di battaglia della casa, costa soltanto 89 pesos a persona e 168 per due (poco più di 16 euro al cambio ufficiale). E non stiamo parlando di un assaggio, ma di una griglia traboccante di carni: bife di chorizo, lomo, matambre, ma anche costine, salsiccia e morcilla (sanguinaccio). Certo, la cottura è quella che è e in alcuni casi si ha l'impressione che il piatto sia stato riscaldato, ma la materia prima è pur sempre carne argentina...
Il resto del menu si esaurisce sostanzialmente in una serie di variazioni sul tema: troviamo ad esempio il matambre (tipico taglio di carne morbido e sottile) come base di diverse preparazioni, l'immancabile milanesa (fettina impanata) nelle versioni più disparate, e poi ancora pizze, panini e insalate (tutt'altro che vegetariane). Come antipasto, impossibile non concedersi due empanadas che, tra l'altro, sono comprese nel prezzo della grigliata. La birra scorre ovviamente a fiumi, soprattutto grazie alla benemerita bottiglia di Quilmes da un litro, e il conto finale è davvero irrisorio.