Foto da Identità Golose 2016
"La Forza della Libertà": questo il tema della dodicesima edizione di Identità Golose, il congresso di alta cucina tenutosi dal 6 all'8 marzo 2016 al MiCo di Milano. Ecco alcune foto esclusive scattate dalla nostra inviata speciale!![]() |
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![]() L'intervento di Carlo Cracco |
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![]() Alcune slide dell'intervento di Niko Romito |
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![]() Davide Oldani sul palco |
![]() Perle di saggezza |
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Venti di birra al Baladin

Si può dunque ben perdonare il taglio un po' autocelebrativo della serata che ha portato in tavola quattro grandi specialità della "ditta": per il Baladin la pietra miliare Isaac e la più recente Nazionale Esportazione, per il birrificio del comense la mitica Tipopils e la Asteroid 56013. Dando per scontata la celebrità delle prime tre birre, l'ultima ha la storia di gran lunga più interessante: il codice nell'etichetta è quello del Cascade, luppolo oggi tra i più conosciuti ma di cui il creatore del Birrificio Italiano è un estimatore da tempi non sospetti, e la birra è sostanzialmente l'omaggio di Agostino Arioli alla IPA, anche se con un tocco decisamente originale dato dall'utilizzo del luppolo tedesco Tettnang. Uno dei principali concetti ribaditi dai tre protagonisti dell'evento è infatti

Come sempre in questi casi, la serata è stata naturalmente dominata dall'inesauribile aneddotica (e dalla straordinaria memoria!) di Dabove, che ha spaziato dalle figure dei guru birrari Michael Jackson e Charlie Papazian alle differenze tra "fase oggettiva" e "soggettiva" della degustazione. Kuaska, del resto, ha potuto contare nell'occasione su un gruppo di ascoltatori espertissimi tra cui Laurent Mousson, un altro dei massimi degustatori europei. Ma, nonostante il clima da revival, l'impressione è che i protagonisti della storia della birra italiana non siano per nulla intenzionati a fermarsi: anzi, la maggior preoccupazione espressa dal duo Musso-Arioli è proprio quella di non poter seguire in prima persona i nuovi progetti avviati (tra cui, per il primo, un innovativo birrificio in Sudafrica). Insomma, il fermento continua...
Il genio del gusto

A volte un libro si può leggere partendo dall’ultimo capitolo. Non è una regola sempre efficace, ma di sicuro vale per “Il genio del gusto”, una delle opere di maggior successo del giornalista e storico Alessandro Marzo Magno, uscita nel 2014 per Garzanti e recentemente ripubblicata in edizione ampliata. Il capitolo conclusivo è appunto uno di quelli aggiunti per l’occasione e ha per argomento il tiramisù: dolce di straordinaria fama globale, al punto da essere entrato tra le parole italiane più diffuse al mondo, eppure di creazione recentissima, databile negli anni Settanta del Novecento. La storia del tiramisù, in poche pagine, offre praticamente un compendio dell’intero libro: dimostra infatti come il concetto di “piatto tradizionale” sia opinabile e in continua evoluzione, e soprattutto come il genio gastronomico degli italiani sia sempre consistito nel mescolare, abbinare e reinventare preparazioni già esistenti, più che nel creare prodotti originali. L’esempio preferito dall’autore è quello del piatto principe del nostro paese, la pastasciutta: la pasta viene dai paesi arabi, il pomodoro dall’America, eppure oggi questo arditissimo mix è uno dei massimi simboli di italianità. Ma più o meno tutti gli alimenti citati dal libro sono di origine più recente di quanto ci si attenderebbe, dove per “origine” si intende ovviamente la prima citazione documentabile.
“Il genio del gusto” (352 pagine, 19,50 €) non è comunque solo questo: con piglio divulgativo e spesso divertito, l’autore si diverte a smontare tutti i luoghi comuni e le bufale che si sono accumulate nella storia della gastronomia, dalla presunta origine austriaca della cotoletta alla milanese (nata in realtà a Parigi) alle favole sull’invenzione del panettone. A volte le sue ricostruzioni portano alla luce nozioni ormai dimenticate: pochi sanno, ad esempio, che la mozzarella restò un alimento praticamente sconosciuto al di fuori delle zone di produzione fino all’avvento delle ferrovie, per l’impossibilità di trasportarla e conservarla. O che il prosciutto crudo, fino a tempi relativamente recenti, si è sempre consumato… cotto. Altri capitoli vanno più in profondità e scavano nei pregiudizi della nostra cultura alimentare: tra questi la rigida distinzione tra i cibi salati e quelli dolci, molto più recente e meno radicata di quello che si immagini, e l’utilizzo dell’insalata come contorno, un’innovazione relativamente “fresca”.

Le verdure crude, queste sì specialità rigorosamente italiana, per secoli si sono consumate all’inizio del pasto: una tradizione che negli ultimi anni sta tornando di moda grazie alle “scoperte” di nutrizionisti più o meno preparati… Infine, Marzo Magno non fa mancare neppure qualche frecciatina agli oltranzisti dell’artigianalità: non solo prodotti di straordinario successo come Nutella e pandoro, ma neppure gli italianissimi spaghetti sarebbero mai potuti esistere senza l’industrializzazione!
“Il genio del gusto” è stato presentato il 29 agosto 2015 a Varese nel corso di “Anche Io”, la tradizionale festa organizzata da VareseNews: nella foto, Alessandro Marzo Magno in compagnia del nostro Navigatore Capo (immagine di www.lafocale.eu).
The last catch



Foto da Vinitaly 2015
L'ultima edizione della rassegna enologica più importante al mondo quest'anno si è svolta dal 22 al 25 marzo, in anticipo rispetto alla tradizione: noi l'abbiamo visitata proprio nel giorno di chiusura. Qui una selezione degli scatti fotografici più significativi della giornata, per tutto il resto leggete il nostro reportage La botte piena e il turista ubriaco!![]() |
![]() Lo scenografico padiglione della Sardegna, con tanto di fenicottero |
![]() Richiami floreali tra una bottiglia e l'altra |
![]() Lo stand dei produttori della Vernaccia di San Gimignano |
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![]() Vino Libero, una delle tante associazione di produttori |
![]() I pregiati bianchi friulani dell'azienda Skok |
![]() Le bottiglie della cantina Colli Ripani, premiate per le migliori etichette |
![]() Degustazioni di vini dal Sudafrica nel padiglione internazionale |
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![]() Le spettacolari bottiglie della cantina Sedilesu di Mamoiada |
![]() Facce da fine Vinitaly allo stand dell'azienda I Carpini! |