Agriturismo Monte Istulargiu
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Indirizzo
Via / piazza
località Monte Istulargiu
Città
Valledoria
Regione
Sardegna
Provincia
Sassari
Informazioni
Giorno di chiusura
nessuno
Orari
sera, sabato e domenica anche mezzogiorno
Coperti
150+50 esterni
Prezzi
25-30 €
Carte di credito
Sì
Note
Prenotazione consigliata
Contatti
Telefono
348-7240479
Telefono alternativo
349-6485648
Sito internet
E-mail
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Opinione autore
Agriturismo Monte Istulargiu
2020-08-28 10:40:21
Locuste
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Recensione
Data di visita
Agosto 09, 2020
Recensione
Quando si percorre la strada a scorrimento veloce (purtroppo mai completata) che da Porto Torres si allunga verso Nord-Est alle spalle di Castelsardo, probabilmente ci si trova nel punto della Sardegna meno celebrato dai dépliant turistici e meno soggetto alle "invasioni" turistiche. Ma questo non significa che si debba fare a meno dei capisaldi di una vacanza sull'isola: mare, sole, vento e... cene in agriturismo. La formula che ha preso piede in tutta l'isola, basata sui piatti tipici della Barbagia, funziona alla grande anche a Valledoria: basta un chilometro di strada sterrata per arrivare in cima alla collina dove la famiglia Cugusi, proveniente da Fonni, ha creato il suo ristorante, che è anche un residence con camere e appartamenti e un'azienda agricola. Negli anni l'agriturismo si è trasformato in una frequentatissima "fabbrica di coperti" con decine di posti a sedere, ma lo straordinario panorama su tutta la costa Nord, l'atmosfera tranquilla e familiare, i prezzi bassi e - soprattutto - i porcetti che sfrigolano sullo spiedo fanno dimenticare qualche concessione al turismo.
Come per tutti i ristoranti di questo tipo, il menu è fisso e praticamente immutabile, anche se rispetto ai classici della cucina barbaricina qualche piccola variazione "locale" c'è. La più evidente è la presenza della zuppa gallurese, tipico e gustosissimo piatto del Nord-Est dell'isola a base di pane imbevuto di brodo di pecora e formaggio. Prima di arrivare a questo, però, bisogna passare dalle piacevolissime forche caudine di innumerevoli antipasti: salumi (pancetta, crudo, coppa, lonzino e l'immancabile salsiccia), pecorino con fichi e olive, zucchine alla menta e melanzane, ma soprattutto la deliziosa crema di formaggio spalmabile accompagnata da pane carasau nero (con carbone vegetale). Il vino della casa, un rosso più che discreto, scorre a fiumi già in questa fase.
Per i primi c'è da aspettare un po' - i tempi del servizio non sono sempre impeccabili - ma ne vale decisamente la pena: oltre alla zuppa compaiono anche gli attesissimi malloreddus con sugo di carne, impeccabili per consistenza e cottura. E a richiesta sono sempre disponibili i bis. Come secondo la pecora bollita, tanto tenera da non sembrare quasi carne ovina, fa da entrée per il piatto forte: il porcetto arrosto, perfetto per aroma e cottura, anche se forse penalizzato da una cotenna non troppo croccante. La cucina però ha ancora qualcosa da regalare, e lo fa con il dolce: le originali seadas alla marmellata di Cannonau, da provare. Mirto e caffè non incidono sul generosissimo conto finale (30 euro a persona, quasi un miracolo!) che rende l'agriturismo ideale per una panoramica "a volo d'uccello" sulla cucina sarda, senza sbavature e con qualche sorpresa.
Come per tutti i ristoranti di questo tipo, il menu è fisso e praticamente immutabile, anche se rispetto ai classici della cucina barbaricina qualche piccola variazione "locale" c'è. La più evidente è la presenza della zuppa gallurese, tipico e gustosissimo piatto del Nord-Est dell'isola a base di pane imbevuto di brodo di pecora e formaggio. Prima di arrivare a questo, però, bisogna passare dalle piacevolissime forche caudine di innumerevoli antipasti: salumi (pancetta, crudo, coppa, lonzino e l'immancabile salsiccia), pecorino con fichi e olive, zucchine alla menta e melanzane, ma soprattutto la deliziosa crema di formaggio spalmabile accompagnata da pane carasau nero (con carbone vegetale). Il vino della casa, un rosso più che discreto, scorre a fiumi già in questa fase.
Per i primi c'è da aspettare un po' - i tempi del servizio non sono sempre impeccabili - ma ne vale decisamente la pena: oltre alla zuppa compaiono anche gli attesissimi malloreddus con sugo di carne, impeccabili per consistenza e cottura. E a richiesta sono sempre disponibili i bis. Come secondo la pecora bollita, tanto tenera da non sembrare quasi carne ovina, fa da entrée per il piatto forte: il porcetto arrosto, perfetto per aroma e cottura, anche se forse penalizzato da una cotenna non troppo croccante. La cucina però ha ancora qualcosa da regalare, e lo fa con il dolce: le originali seadas alla marmellata di Cannonau, da provare. Mirto e caffè non incidono sul generosissimo conto finale (30 euro a persona, quasi un miracolo!) che rende l'agriturismo ideale per una panoramica "a volo d'uccello" sulla cucina sarda, senza sbavature e con qualche sorpresa.
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