Pura Vida
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Indirizzo
Via / piazza
avenida Libertador 1876
Città
El Calafate
Regione
ESTERO
Stato estero
USA
Informazioni
Giorno di chiusura
lunedì
Orari
sera
Coperti
120
Prezzi
25-30 €
Carte di credito
Sì
Contatti
Telefono
0054-2902493356
Image Gallery
Opinione autore
Pura Vida
2014-12-09 10:06:19
Locuste
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Recensione
Data di visita
Ottobre 28, 2014
Recensione
Che a El Calafate il numero degli alberghi e dei ristoranti superi quello dei residenti è un'iperbole, però non troppo distante dalla realtà. Non è quindi affatto facile compiere al volo la scelta giusta e dirigersi verso il Pura Vida, in posizione un po' defilata rispetto al centro ma sempre sulla via principale (e praticamente unica) della città. Chiedendo in giro, tuttavia, sarà facile essere indirizzati qui: caso più unico che raro, il locale mette tutti d'accordo, guide comprese. Il merito è principalmente di una cucina originale e tipica al tempo stesso, che propone piatti provenienti dalla tradizione campagnola e diversi dal solito manzo alla griglia; la carne è sempre presente, d'accordo, ma come ingrediente principale di zuppe e terrine, e non mancano addirittura i piatti vegetariani. Il tutto in un ambiente colorato e gradevole, tra arredi esotici, cuscini variopinti e musica di qualità; il servizio talvolta è un po' svagato, ma ci si passa sopra volentieri.
Le porzioni abbondantissime sono un motivo di vanto di questo ristorante, che sembra sfidare i propri clienti a non lasciare nulla nel piatto (un invito a nozze per le Locuste). Si consiglia quindi di dirigersi direttamente su una delle pietanze principali; se proprio si vuole provare un antipasto, alle classiche empanadas (con manzo, verdure o agnello) si fanno preferire le zuppe calde, di zucca o di pomodoro. Venendo al dunque, la specialità della casa sono le "cazuelas", casseruole di terracotta con piatti prevalentemente a base di stufato e ricoperti da una spessa crosta di pane. Esattamente questo è la cazuela de cordero patagonico, che racchiude un cuore di tenerissimo agnello con funghi, cipolle e olive, cotto nel vino bianco. Sulla stessa linea il pastel de pollo campestre (ovviamente ripieno di pollo) e il pastel de papas de mi viejo, a base di carne di manzo, prosciutto, formaggio, uovo e olive, il tutto gratinato con simil-parmigiano. Peculiare è invece la carbonada en calabaza, stufato di carne, zucca e verdure servito all'interno di una zucca tagliata a metà.
Il piatto migliore e più sorprendente del menu è però senza dubbio il "guiso de lentejas como lo hacia la abuela", una semplice zuppa di lenticchie con pancetta, salsiccia, carote e patate, perfetta per cottura e insaporita da deliziose spezie. Da provare. Viste le proporzioni dei piatti, una volta terminato non resta che dedicarsi al dolce: come al solito, meglio andarci piano con lo stucchevole dulce de leche (usato ad esempio come ripieno dei panqueques, o pancake che dir si voglia) e scegliere qualcosa di più originale, per esempio le eccellenti pere al Malbec annegate nel vino e servite con gelato di crema. Parlando di vino, il ristorante dispone di una cantina ben fornita dalle solite bodegas andine: citiamo, a titolo di esempio, il Malbec della Nieto Senetiner e il Don David della Bodega El Esteco, una delle poche che non si trova a Mendoza ma nei dintorni di Salta.
Le porzioni abbondantissime sono un motivo di vanto di questo ristorante, che sembra sfidare i propri clienti a non lasciare nulla nel piatto (un invito a nozze per le Locuste). Si consiglia quindi di dirigersi direttamente su una delle pietanze principali; se proprio si vuole provare un antipasto, alle classiche empanadas (con manzo, verdure o agnello) si fanno preferire le zuppe calde, di zucca o di pomodoro. Venendo al dunque, la specialità della casa sono le "cazuelas", casseruole di terracotta con piatti prevalentemente a base di stufato e ricoperti da una spessa crosta di pane. Esattamente questo è la cazuela de cordero patagonico, che racchiude un cuore di tenerissimo agnello con funghi, cipolle e olive, cotto nel vino bianco. Sulla stessa linea il pastel de pollo campestre (ovviamente ripieno di pollo) e il pastel de papas de mi viejo, a base di carne di manzo, prosciutto, formaggio, uovo e olive, il tutto gratinato con simil-parmigiano. Peculiare è invece la carbonada en calabaza, stufato di carne, zucca e verdure servito all'interno di una zucca tagliata a metà.
Il piatto migliore e più sorprendente del menu è però senza dubbio il "guiso de lentejas como lo hacia la abuela", una semplice zuppa di lenticchie con pancetta, salsiccia, carote e patate, perfetta per cottura e insaporita da deliziose spezie. Da provare. Viste le proporzioni dei piatti, una volta terminato non resta che dedicarsi al dolce: come al solito, meglio andarci piano con lo stucchevole dulce de leche (usato ad esempio come ripieno dei panqueques, o pancake che dir si voglia) e scegliere qualcosa di più originale, per esempio le eccellenti pere al Malbec annegate nel vino e servite con gelato di crema. Parlando di vino, il ristorante dispone di una cantina ben fornita dalle solite bodegas andine: citiamo, a titolo di esempio, il Malbec della Nieto Senetiner e il Don David della Bodega El Esteco, una delle poche che non si trova a Mendoza ma nei dintorni di Salta.
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