Da Baffo Hot
29866
0Add
Indirizzo
Via / piazza
via della Tinaia 6
Città
Montecarlo
Località / frazione
Cercatola
Regione
Toscana
Provincia
Lucca
Informazioni
Giorno di chiusura
lunedì
Orari
sera
Coperti
90
Prezzi
Fino a 20 €
Contatti
Telefono
0583-22381
Map
Opinione autore
Da Baffo
2012-05-10 12:43:36
Locuste
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Recensione
Data di visita
Agosto 22, 2004
Recensione
Lorenzo e Gino Carmignani (meglio noti come "Baffo" e "Fuso") non propongono una cena: la impongono. Ma farsi obbligare da loro a mangiare è una condanna molto, molto piacevole. In un angolo della campagna lucchese il cui nome è tutto un programma - Cercatola, e infatti passerete parecchio tempo a cercarla - i gestori coltivano i loro vigneti e, immersi in un'atmosfera rustica e accogliente, ospitano ogni sera un centinaio di amanti della buona cucina.
Il menu è recitato a memoria, non ci sono molte scelte: o lo si accetta o si esce. Ma, come già detto, fin dagli antipasti ci si accorge di aver preso la decisione giusta. Il vassoio iniziale, a base di pecorino, salame, prosciutto e mezzina (una varietà di pancetta) dissipa ogni dubbio; anche perché accompagnato da generosa offerta di pane, olive e vino della casa. Si prosegue poi con un piatto tradizionale della zona, l'ottima minestra di farro.
Breve pausa ("un c'è mica furia" ricordano i camerieri) ed è tempo di un tris di secondi per tutti i gusti: coniglio alla cacciatora, salsiccia con fagioli all'uccelletto e pollo fritto con abbondanti patatine. Infine, si chiude con cantuccini e vin santo. Una particolarità: niente caffé, non provate neppure a chiederlo. Il tutto a un prezzo a dir poco economico: una qualità in più per un locale che, con i suoi tavoli di legno, le tovaglie di carta, la singolare figura del proprietario, è riuscito a trasformare la cena in un vero e proprio rituale.
Il menu è recitato a memoria, non ci sono molte scelte: o lo si accetta o si esce. Ma, come già detto, fin dagli antipasti ci si accorge di aver preso la decisione giusta. Il vassoio iniziale, a base di pecorino, salame, prosciutto e mezzina (una varietà di pancetta) dissipa ogni dubbio; anche perché accompagnato da generosa offerta di pane, olive e vino della casa. Si prosegue poi con un piatto tradizionale della zona, l'ottima minestra di farro.
Breve pausa ("un c'è mica furia" ricordano i camerieri) ed è tempo di un tris di secondi per tutti i gusti: coniglio alla cacciatora, salsiccia con fagioli all'uccelletto e pollo fritto con abbondanti patatine. Infine, si chiude con cantuccini e vin santo. Una particolarità: niente caffé, non provate neppure a chiederlo. Il tutto a un prezzo a dir poco economico: una qualità in più per un locale che, con i suoi tavoli di legno, le tovaglie di carta, la singolare figura del proprietario, è riuscito a trasformare la cena in un vero e proprio rituale.
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