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Crotto Ombra
 
Crotto Ombra 2016-07-24 19:08:48 Locuste
Voto medio 
 
8.0
Qualità 
 
8.5
Quantità 
 
8.5
Servizio 
 
8.5
Prezzo 
 
6.5
Opinione inserita da Locuste    24 Luglio, 2016
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Recensione

Data di visita
Luglio 20, 2016
Recensione
I crotti sono un'istituzione di Chiavenna, e quelli di corso Pratogiano hanno il privilegio di trovarsi direttamente in città, a ridosso di una parete di roccia in cui si aprono le cavità naturali che nel tempo sono state trasformate in dispense e poi in ristoranti. Il Crotto Ombra deve certo moltissimo alla sua posizione particolarmente scenografica, ma rispetto ai rivali sembra avere una marcia in più anche dal punto di vista gastronomico: pur mantenendosi nei rigidi canoni della tradizione, la cucina arricchisce il tutto con un tocco di raffinatezza e creatività, e anche servizio e atmosfera sono sempre all'altezza. Il tutto si traduce in prezzi leggermente più alti che altrove (7-10 euro i primi, 14-17 euro i secondi), ma ne vale davvero la pena.

Già tra gli antipasti si notano le prime variazioni sul tema: non mancano naturalmente i classici della zona, come la bresaola (qui "brisaola") e gli schisciat (frittelline schiacciate di grano ripiene di formaggio), ma in lista troviamo anche piatti più particolari come i filetti di trota bianca in carpione e il carpaccio di manzo. Tra i primi spuntano entrambe le versioni del "piatto della discordia": i pizzoccheri valtellinesi e quelli valchiavennaschi, qui chiamati pudicamente "gnocchetti". La sostanza però non cambia: il piatto è eccezionale, debordante sì di burro e formaggio, ma anche delicato ed equilibrato. In alternativa, gnocchi di ricotta con luganiga e pomodorini, gnocchi di patate con bresaola e spinaci o tagliolini verdi con caprino e trota.

Assolute protagoniste sono anche le costine di maiale, sia alla piota (piastra) sia "al lavecc", servite direttamente nella pentola di pietra ollare in cui vengono cotte con vino rosso ed erbe aromatiche. Una prelibatezza, da accompagnare con abbondante polenta taragna. Non mancano poi tagliata, filetto, costata, luganiga e persino trota, tutto cucinato alla piota. Da provare i formaggi della casa, tutti invecchiati nel crotto e serviti con marmellate e miele. Non da meno i dolci: la torta saracena ai mirtilli è una specialità della casa, ottimo anche il sorbetto alla mela verde con Calvados. La cantina è ben fornita e comprende tutte le migliori etichette della zona: eccellente il Sassella "Sommarovina" delle cantine Mamete Prevostini.
Da segnalare anche un menu degustazione a 30 euro che propone piatti non presenti in lista come le manfrigole, sorta di crespelle di grano saraceno.
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