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Norman
Norman Hot
 
Norman 2019-01-11 17:53:19 Locuste
Voto medio 
 
6.6
Qualità 
 
7.0
Quantità 
 
7.5
Servizio 
 
7.5
Prezzo 
 
4.5
Opinione inserita da Locuste    11 Gennaio, 2019
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Recensione

Data di visita
Gennaio 06, 2019
Recensione
La capacità di raccontare storie è essenziale per qualsiasi arte, compresa la ristorazione. Lo dimostra il caso del Norman, che sarebbe potuto essere soltanto uno dei centomila ristoranti milanesi con arredamento vintage, tavoli in legno, tovagliette di carta ecc.; e che, invece, quelle tovagliette ha scelto di usarle per narrare la storia di un misterioso scrittore americano, Norman appunto, che conobbe per caso la trattoria e vi ritrovò miracolosamente l'ispirazione. Il grado di verità della storia, in fondo, conta pochissimo: l'importante è che il locale di viale Umbria abbia trovato, con scaltrezza, il modo di crearsi un'identità. Scaltro è pure il menu, incentrato su piatti "facili" (da apprezzare) come risotti e carne alla griglia, con qualche incursione nella cucina del territorio. La pecca del ristorante sono i prezzi, un po' troppo alti per la tipologia di locale e non giustificati dall'abbondanza delle porzioni.

Il menu, come accennato, è essenziale: a parte hamburger e insalatone, ci si concentra su pochi e semplici piatti. Tra gli antipasti spiccano il tagliere di salumi misti con gnocco fritto e il piatto di bruschette miste (6 euro a persona), meritevole soprattutto per il pane fatto in casa. Più sfiziose, ma anche costose, la stracciatella di burrata con acciughe, il camembert in crosta di nocciole o la millefoglie di guttiau con crema di melanzane e battuto di pomodoro fresco (tutti a 11,50 euro). I primi sono per scelta esclusivamente risotti (14 euro): quelli classici alla milanese o ai porcini, ma anche i più originali al mascarpone, limone e timo, oppure al brie, verza e castagne, e persino alla carbonara.

Tra i secondi spiccano alcuni piatti unici della tradizione come l'ossobuco di vitello con risotto (22 euro), ben riuscito anche se con una punta di limone di troppo; oppure, nella stagione giusta, la cassoeula. Il resto è carne alla griglia, come l'entrecote (19 euro) servita con tre salse, chimichurri, salsa barbecue e senape al miele, oppure fiorentina, costata di scottona, filetto di Angus e via dicendo. Dolci di buona fattura: particolarmente invitanti quelli al cucchiaio, come il tiramisu o la coppa di fragole e rabarbaro. In alternativa, torte fatte in casa, tra cui quella ai tre cioccolati. La proposta della cantina è abbastanza limitata, ma ci sono anche alcune bottiglie con un ottimo rapporto qualità-prezzo, come il Cirò Rosso di Librandi.
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