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Hotel Ristorante Cikappa
 
Hotel Ristorante Cikappa 2012-05-17 11:09:05 Locuste
Voto medio 
 
8.1
Qualità 
 
8.5
Quantità 
 
9.0
Servizio 
 
7.5
Prezzo 
 
7.5
Opinione inserita da Locuste    17 Mag, 2012
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Recensione

Data di visita
Aprile 01, 2010
Recensione
Passeggiando per le strette vie di Oliena, paese abbarbicato sulle pendici del Monte Corrasi, potreste sentirvi a disagio sotto gli sguardi indagatori dei passanti che vi squadreranno perplessi in qualità di forestiero, come in un vecchio film di Dracula; ma una volta varcata la soglia del ristorante Cikappa, frequentatissimo punto di ritrovo cittadino che funge anche da bar e pizzeria, non c'è dubbio che vi sentirete a casa. Atmosfera familiare e amichevole, prezzi competitivi e straordinaria abbondanza delle porzioni si accompagnano a un'offerta culinaria per tutti i gusti, articolata in diversi menu a prezzo fisso. I proprietari Cenceddu e Killeddu (dalle loro iniziali la misteriosa sigla del locale) hanno saputo rinverdire la formula tradizionale della ristorazione sarda, riscoprendo piatti tradizionali ormai dimenticati e affiancandoli a verie e proprie invenzioni gastronomiche: connubio perfettamente riuscito.

Chi non volesse affidarsi ai menu precompilati può scegliere a piacimento i piatti dall'enciclopedica lista, mentre sorseggia un bicchiere di corposo vino rosso della Cantina Sociale di Oliena. Gli antipasti più classici sono prosciutto, salsiccia e olive, accompagnati da una robusta dose di pane guttiau (carasau con olio e sale); ma ci sono anche cervella e animelle, funghi trifolati (in stagione) e una buona scelta di antipasti di mare. È però sui primi che bisogna fare affidamento per scoprire sapori inediti, come quello dei maharrones de busa o della variante de hortu, pasta fatta a mano condita con sugo di pomodoro, pecorino e patate in quantità davvero pantagruelica. A questi si aggiungono i più classici ravioli di ricotta, gnocchetti con sugo di cinghiale, culurgiones e così via, tutti di ottimo livello.

Nei giorni più fortunati si può contare anche sulla presenza della selvaggina, che è l'ingrediente base del prattu de cassa, un piatto a base di carne ed erbe (la ricetta è segretissima) preparato solo in questo locale. Ma un'altra prelibatezza è il parasambene, diaframma di vitello o di cavallo tagliato a fettine e cotto alla griglia: un taglio pressoché sconosciuto eppure celestiale per chi ama le carni al sangue. Naturalmente non mancano il porcetto, l'agnello, la cordedda (interiora di pecora o di agnello) e così via. Da non perdere i formaggi della zona, come la provola di Oliena e il caprino di Orgosolo. Neppure i dolci deludono, anche perché quasi tutti fatti in casa: chi proprio non ce la facesse a provare le seadas si conceda almeno una delle formaggelle offerte dalla casa. E dopo il caffè, mirto o grappa al miele per chiudere. Un solo post scriptum: non perdete l'occasione di acquistare una bottiglia del vino più illustre del luogo, il Nepente di Oliena elogiato da D'Annunzio in un suo celebre scritto.
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