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Antica Trattoria della Pesa
 
Antica Trattoria della Pesa 2012-05-24 20:09:51 Locuste
Voto medio 
 
7.4
Qualità 
 
8.0
Quantità 
 
8.0
Servizio 
 
8.0
Prezzo 
 
5.5
Opinione inserita da Locuste    24 Mag, 2012
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Recensione

Data di visita
Mag 04, 2010
Recensione
Pasta con le sarde e cannoli alla ricotta nel cuore del varesotto? Anche questo è possibile a Busto Arsizio, in passato meta di immigrazione proveniente in gran parte dalla Sicilia. Santini e bandiere alle pareti non lasciano dubbi: il ristorante è una vera e propria enclave siciliana, anzi catanese, in Lombardia, pur avendo mantenuto la struttura dell'antica locanda che serviva da punto di ristoro per agricoltori, allevatori e mercanti dei dintorni venuti a usufruire della "pesa". E come in passato, il locale continua a offrire agli avventori anche un confortevole alloggio: camere singole e doppie a partire dai 60 euro a notte, con un piccolo sovrapprezzo per la mezza pensione. Contribuisce al successo del locale l'offerta di un menu fisso a 10 euro per pranzo, disponibile - cosa più unica che rara - anche il sabato.

Il menu è vario e ricco di alternative, non tutte ispirate alla tradizione della Trinacria. Non c'è dubbio però sul fatto che la specialità del locale siano i primi, alcuni dei quali nati dalla fervida fantasia dello chef. Tra questi si segnalano le chicche Francesca con scampi, pomodorini e panna, gli eccellenti fusilli Marzia con pesto di pistacchi abbinato a pecorino e pomodori secchi. Sono però di alto livello anche i grandi classici: spaghetti con le vongole, pasta con le sarde e le celebri cortecce alla Norma (condimento a base di pomodoro, melanzane, ricotta salata e basilico). Decisamente atipiche in questo contesto le tagliatelle al ragù di selvaggina e funghi porcini, disponibili nella stagione autunnale.

Decisamente più "pragmatici" i secondi, imperniati su una ricca offerta di carne e pesce alla brace: bistecche, braciole, salamelle e anche fegato, che si affiancano a orata, branzino e altri prodotti del mare, secondo disponibilità. Non mancano preparazioni più elaborate come l'eccellente filetto di branzino agli agrumi con panatura di mandorle o, tornando alla carne, il filetto con trevisana e gorgonzola. Da non perdere, tra i contorni, la caponata. Un capitolo particolare va riservato ai dolci, serviti al carrello: accanto ai classici siciliani, come cannolo e cassata (di dimensioni ragguardevoli), ci sono torte fatte in casa (ottima quella alla crema), profiteroles, tiramisù, e chi più ne ha più ne metta. Vini ben assortiti, da preferire ovviamente quelli siciliani: il Nero d'Avola e l'ottimo Syrah delle cantine Cusumano.
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