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Bar Celta Pulperia
 
Bar Celta Pulperia 2012-05-24 21:04:25 Locuste
Voto medio 
 
7.0
Qualità 
 
7.0
Quantità 
 
7.0
Servizio 
 
6.0
Prezzo 
 
8.0
Opinione inserita da Locuste    24 Mag, 2012
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Recensione

Data di visita
Agosto 21, 2011
Recensione
C'è un metodo infallibile per trovare un bar di tapas affidabile in Spagna: scegliere quello che ha l'aspetto meno affidabile. In alternativa, anche la regola aurea secondo cui il posto più affollato è generalmente il migliore funziona, ma è più difficile da applicare, visti gli orari inconsueti (dal nostro punto di vista) in cui gli autoctoni si alimentano. In ogni caso, la Pulperia del Celta non teme confronti da entrambi i punti di vista, soprattutto dal primo: l'ingresso emerge a stento dai vicoli stretti e "gonfi di odori" del Barrio Gotico, il mobilio e le vecchie insegne ingiallite sembrano residuati bellici, il tutto senza entrare nella valutazione delle condizioni igieniche. Una volta entrati, però, tutto cambia radicalmente: non è merito soltanto dell'aria condizionata, che pure non guasta nel torrido agosto catalano, ma soprattutto dell'incredibile assortimento di tapas che il bancone può offrire al meravigliato avventore.

Il nome del locale chiarisce in un sol colpo le origini galiziane del fondatore e la sua vocazione culinaria: la specialità, quindi, non può che essere il pulpo a la gallega, che è anche l'unico piatto cucinato al momento dell'ordinazione. Cottura e condimento, assolutamente ineccepibili, ne fanno un vero e proprio must: attenzione però, non si tratta di una "tapa" ma di una vera e propria pietanza, e il prezzo è in proporzione. Tutto il resto si può ordinare direttamente dal bancone, spaziando fra generi molto diversi: dal mare (acciughe, calamari fritti o a la romana, cozze) alla terra, con un chorizo davvero eccellente o con i pimientos padron (peperoncini verdi). Immancabili le patatas bravas, così come le croquetas di patate che risultano però tutt'altro che riuscite. Ma il piatto più tipico, nonché il meno invitante per gli schizzinosi, sono senza dubbio le orejas, orecchie di maiale alla griglia: nessun vero spagnolo esce dal bar senza averne ordinato una porzione (discorso ben diverso per i turisti). Si beve birra, naturalmente l'Estrella Damm, o discreto vino della casa; c'è però anche una ristretta scelta di bottiglie dalla cantina. Prezzi onesti.
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