Recensione
Ci sarà una ragione se tutte le principali avanguardie artistiche e culturali del secolo scorso e dell'attuale, in qualche modo, ruotano intorno a Berlino: sarà perché i cittadini della capitale tedesca, malgrado le vicissitudini storiche o forse proprio grazie a queste, sono dotati di un'inesauribile e stimolante creatività. La loro fantasia, talvolta bizzarra, si esprime anche nella ristorazione: la prova più evidente è al Die Berliner Republik, grande birreria sulle rive della Sprea che ha approfittato della vicinanza con il centro finanziario della città per inventarsi la "Borsa delle Birre". Di cosa si tratti è presto detto: il prezzo delle 18 birre servite alla spina nel locale, e di molte altre bevande, fluttua in base alle leggi del mercato, puntualmente seguite dai monitor che registrano le variazioni degli indici. In questo modo aumenta il costo delle birre più richieste, mentre quelle invendute calano diventando sempre più convenienti (anche se il prezzo minimo, come il massimo, è calmierato). Assicurati il risparmio, il riciclo dei fusti e il divertimento dei clienti, senza contare il ritorno d'immagine per il locale.
Di pubblicità, a dire il vero, il Republik non avrebbe molto bisogno: basterebbero il fatto che la cucina sia aperta tutti i giorni fino alle 6 del mattino (!) e i prezzi più che competitivi ad assicurare un continuo ricambio di clienti. Il menu è senza troppe pretese, ma non merita certo di essere snobbato: a insalate, zuppe e flammkuchen (le "pizze" teutoniche) si affiancano infatti creazioni più elaborate come lo "Stolzer Heinrich", un bratwurst immerso in una gustosa salsa alla birra, servito naturalmente con enormi quantità di cavolo rosso e purea. Non possono mancare lo stinco (Eisbein) né la Wiener schnitzel, classica cotoletta di maiale o di vitello, qui in dimensioni davvero ragguardevoli; altro piatto tipico di Berlino è il fegato di vitello al burro, con mele, cipolle e patate, per la cronaca la pietanza più "costosa" con i suoi 15,60 euro.
Come si può notare anche in altri locali cittadini, uscire dai canoni non è facile: ci si può provare con aringhe o pesce fritto, oppure con la Rinderroulade, un arrosto di manzo ripieno di bacon, cipolle e cetrioli. Tra gli snack fa capolino il solito bretzel, mentre sono trascurabili i dessert. Uno sguardo lo meritano invece, ovviamente, le birre: nel vastissimo assortimento garantito dal locale trovano spazio tutti i classici della zona come Berliner Pils e Kindl, Bitburger, Radeberger, DAB e Paulaner. Un po' più di originalità lo si trova nell'amara Jever o nella Binding Lager, mentre per cambiare radicalmente strada ci si può risolvere alla Kostritzer, una Schwarz corposa e con marcato aroma di caffè, o addirittura alla Berliner Weisse, dall'inconsueto colore verde (!) e aromatizzata con asperula. Altrimenti, non resta che seguire il proprio istinto di broker...