Recensione
In assenza di tempo o denaro per recarsi alle Hawaii, si può sempre contare su Laguna Beach: da queste parti la comunità isolana è folta e ben integrata e anche i piatti portano sul continente un po' dei sapori di Honolulu. Per chi invece fosse meno portato alle suggestioni esotiche, nessun problema: la House of Big Fish & Ice Cold Beer (questo il nome completo) può comunque soddisfare ogni palato, in considerazione del suo menu enciclopedico e delle infinite varianti a disposizione. Una volta trovato posto a tavola - impresa non facile, visto l'affollamento - sarà impossibile alzarsi prima di essersi saziati di pesce fresco accompagnato da ogni possibile condimento, anche se la vera specialità della casa sono le fritture.
Per orientarsi nella lista è indispensabile l'aiuto del personale, fortunatamente molto disponibile (in cambio di una lauta mancia). Qui ci limitiamo a segnalare alcune possibilità: per aprire le danze, ad esempio, ci si può gettare sul chilled seafood platter con granchio, gamberi e ostriche su un letto di ghiaccio, sui peel and eat shrimp (una libbra di gamberi da sgusciare) o ancora su crab legs (zampe di granchio) e oysters. Vasta anche l'offerta di pesce crudo: consigliato l'ahi sashimi, da una varietà hawaiiana di tonno. Tra gli antipasti caldi meritano un assaggio le calamari steak fries (calamari fritti) e gli shrimp scampi; curiose le Hawaiian style pokes, sorta di "tapas" di polpo, ahi tuna e hamachi (altro pesce oceanico) con condimenti vari e chips.
Il bello viene naturalmente con le entrées: si può puntare su ogni tipo di pesce fresco, dallo swordfish al yellowtail tuna fino ai più inconsueti mahi mahi, tilapia e opakapaka, tutti accomunati da carni molto consistenti e tenere anche se non saporitissime. C'è anche qualche preparazione più elaborata come il macadamia nut crusted mahi mahi, con granella di nocciole australiane. Molluschi e crostacei hanno il loro spazio: steamed clams (vongole), calamari steak e wild sea scallops (capesante). Il non plus ultra è però The bucket: un secchio ricolmo di pesci, gamberi, ostriche e soprattutto crocchette e patatine fritte, davvero un attentato al fegato. Dolci un po' eccessivi: basti guardare le chocolat macadamia nut crusted crunch bars per credere. Le birre alla spina sono Bud Light, Stella Artois e Shock Top, ma in bottiglia la scelta è molto più ampia: c'è anche la "cattivissima" Arrogant Bastard. Moltissimi anche i cocktail tra i quali, ancora una volta, la fa da padrone il margarita.