Recensione
Un locale notevole per più di una ragione: prima di tutto la sua posizione, proprio all'interno delle antiche fortificazioni che proteggevano Cadice dagli attacchi dal mare, e a ridosso del faro che si può raggiungere con una breve passeggiata. Esattamente di fronte sorgeva fino a poco tempo fa un altro ristorante più famoso, il Club Martes, oggi chiuso. Altro motivo d'interesse è il fatto che il Juan Villar è una "peña flamenca", ossia un tipico ritrovo per gli appassionati del tradizionale ballo andaluso: anche se dall'aspetto sobrio non si direbbe, nelle salette interne si tengono concerti e spettacoli. La cucina non è all'altezza di quest'atmosfera così originale, ma propone comunque preparazioni a base di pesce semplici ed essenziali, a prezzi più che interessanti.
Il menu varia molto in base al pescato del giorno, ma una cosa è certa: qualunque piatto si ordini, difficilmente si può sfuggire all'aliñada ("agliata"), ossia al saporito condimento a base di aglio, pomodori e peperoncini verdi (non piccanti) che accompagna praticamente ogni portata. Abbiamo così il pulpo aliñado (ottimo), ma anche le patatas aliñadas e i mariscos con pimiento: cambia il nome ma non il concetto, visto che si tratta di gamberi e frutti di mare con il consueto accompagnamento vegetale. Per chi volesse cambiare registro non mancano però le più tradizionali almejas al vapor (vongole) e altri piatti a base di molluschi.
La vera specialità di Cadice sono però i pesci dell'Atlantico: quelli più piccoli vanno a formare il pescaito frito, classico fritto misto molto amato in città, mentre gli altri vengono cucinati alla griglia, come le pijotas (sorta di merluzzetti) e soprattutto la caballa (sgombro), vero "must" della gastronomia locale. Altra preparazione tipica della zona è il bacalao (baccalà) in umido; se si è fortunati si può assaggiare anche il marrajo, un pesce della famiglia degli squali. Anche se decisamente fuori contesto, non manca qualche piatto di carne come l'entrecot de ternera e la classica carne al "toro", che col toro non ha nulla a che vedere: è semplice manzo con aglio, cipolla, pomodori, peperoni e spezie. Si beve cerveza ma non manca qualche vino in bottiglia e, a fine pasto, la manzanilla, vino dolce di Sanlucar. Quasi assenti invece i dolci.