Recensione
Ratalanga è lo pseudonimo di Gabriele Galantara, celebre disegnatore e vignettista satirico del primo Novecento, fondatore della rivista "L'Asino". Proprio lui è l'"Artista" a cui è dedicato il ristorante e non si tratta certo di appropriazione indebita, visto che all'interno sono esposti anche alcuni lavori originali del più noto enfant du pays. Ma la taverna non vive solo sulle passate glorie e sull'incanto di Montelupone, uno dei borghi medioevali meglio conservati d'Italia (lo stesso ristorante si trova all'interno di un palazzo del XVIII secolo): la vastissima offerta culinaria e la particolare cura dedicata alla selezione di vini e birre, insieme ai prezzi decisamente abbordabili, ne fanno un indirizzo ideale sia per il pasto veloce del turista, sia per chi vuole approfondire le prelibatezze della gastronomia marchigiana. L'affollamento arriva di conseguenza, quindi è consigliabile prenotare.
All'arredamento essenziale si accompagna un servizio pragmatico e piuttosto spartano; d'estate è possibile cenare anche nel fresco giardinetto esterno (e non è difficile assistere o partecipare a conversazioni con i passanti!). Quanto al menu, ce n'è davvero per tutti i gusti: gli amanti della pizza hanno a disposizione svariate soluzioni, quelli della birra possono contare su oltre 35 etichette internazionali. Il consiglio è però quello di orientarsi sulla cucina regionale, a cominciare dai succulenti taglieri di salumi e formaggi in cui spiccano numerosi prodotti "a chilometro zero": il crudo di Montelupone, il pecorino di fossa di Arrone, il prelibato ciauscolo, per non parlare del carciofo di Montelupone, prodotto simbolo della cittadina, a cui è dedicata anche una sagra nel mese di maggio. Per gli amanti del mare non mancano cozze, vongole e capesante.
Nei primi, come sempre da queste parti, la cucina dà il suo meglio: davvero eccellenti i vincisgrassi, le tipiche lasagne con ragù e besciamella dalla sfoglia morbida e sottile, affiancati da tagliatelle al ragù, pappardelle al cinghiale, al tartufo o alla carbonara e dai tortellini di Campofilone. Sul fronte marino la specialità della casa è la "Pentolaccia" di tonnarelli all'uovo con cozze, vongole e pannocchie. Secondi non meno interessanti: la carne regna sovrana con la tagliata di vitellone, servita anche nelle versioni "dello chef" (indivia, funghi e formaggio) o "Ratalanga" (carciofini, miele e olive). Ottima e abbondante la grigliata di agnello con arrosticini; altre alternative, la tagliata di petto d'anatra all'arancia con salsa di mirtilli e moutarde di Dijon, le mazzancolle alla griglia o il filetto di pescatrice. Come contorno si può optare per un robusto piatto di cicoria piccante. Molto solidi anche i dolci tra i quali spicca una zuppa inglese con abbondante copertura di cioccolato. La cantina, infine, è ben fornita con oltre 60 bottiglie, ma il vino della casa (rosso dei Colli Maceratesi o Verdicchio) si difende egregiamente.