Recensione
Una figura retorica assai ricercata ha fatto la fortuna di questo piccolo locale nel cuore di Milano: dicendo "Non solo lesso" si può star certi che i clienti accorreranno per rimpinzarsi, per l'appunto, di lesso. E in effetti sarebbe un delitto pranzare o cenare da queste parti senza concedersi un piatto di debordante bollito misto, di ovvia ispirazione piemontese, anche se da qualche anno il ristorante è passato in mani venete. C'è però anche dell'altro, nel menu e soprattutto nell'accoglienza: l'atmosfera deliziosamente rétro e l'ambiente quasi casalingo fanno decisamente la loro parte nel successo della formula. I prezzi non sono bassissimi ma comunque abbordabili in rapporto all'abbondanza delle porzioni: 40 euro possono bastare per la sazietà.
Una caratteristica del ristorante sono in effetti i piatti assai ricchi e capienti: per una cena completa può bastare abbinare un antipasto al celebre lesso, che funge quasi da piatto unico. L'antipasto misto proposto dalla casa, del resto, è già di per sé assai corroborante: cotechino con purè di patate, lardo di Colonnata e salamella toscana fresca, involtini di bresaola con ricotta ed erbette, nervetti e gustosissimi cubetti di prosciutto con pinoli e olive. In alternativa, nella stagione invernale, c'è anche il coniglio tonnato alla piemontese. La cantina, ricca e ben selezionata, offre numerosi abbinamenti: ben rappresentati i vini del Piemonte (tra cui quelli dei Marchesi di Barolo e di Chiarlo) e della Toscana, ma non manca qualche proposta dal Sud, come l'Aglianico delle Cantine del Notaio o il Syrah di Cusumano.
Passando ai piatti forti, il menu offre una serie di primi decisamente interessanti, tra cui la brecciata (tipica zuppa toscana con cereali e legumi), gli agnolotti in brodo, i ravioli valtellinesi e soprattutto le "zizzole" (gnocchi di patate) con burro e Castelmagno. Poi arriva ovviamente il lesso: il piatto completo (22 euro) comprende almeno 8 o 9 tagli, tra cui lingua, testina, biancostato, cappello del prete, guancia, cotechino, coda e gallina, il tutto accompagnato da salsa verde, senape, rafano, mostarda e verdure sott'olio. In alternativa il brasato al Chianti o l'ottimo prosciutto in crosta alla triestina, accompagnato da crauti, senape e mostarda. Pochi ma gustosi i dolci: cantuccini con vin santo, tiramisu e nella stagione giusta le chiacchiere artigianali.