Recensione
Ogni ristorante ha il suo punto di forza. Quello della trattoria "L'antica grotta" di Marino è senza dubbio l'ingresso. Un'invitante spelonca di finta roccia, che fa presagire sapori forti e genuini, spalancata sul viale principale della città, peraltro ricchissima di locali. Ma le qualità del ristorante continuano anche oltre l'ingresso: semplice e senza pretese, la cucina proposta non è però un banale "riempitivo" rispetto alla pizza che attira il grosso della clientela, ma presenta in successione tutti i piatti tipici dell'accogliente zona dei Castelli romani.
Parlando di Castelli, ci sia concesso iniziare per una volta dal vino, ovviamente rosso, che non tradisce la sua fama. Sconsigliabile buttarsi su etichette pregiate, l'offerta della casa è davvero ottima; e "versace n'artro litro" è la parola d'ordine. Inutile dire che nella zona abbondano enoteche, mescite e rivendite dove fare rifornimento.
Passando al menu, si inizia con salumi e formaggi misti: spiccano prosciutto crudo, salame piccante e il pecorino romano. Tutti prodotti della zona, si è detto, così come la pasta fresca: da provare gli stringozzi, sia nella versione all'amatriciana, sia con funghi e salsiccia. Tra i secondi la specialità della casa è ovviamente l'abbacchio, ma puntando sulla griglia si va sul sicuro: ottima la bistecca di manzo. Si chiude degnamente con il tiramisù, anch'esso rigorosamente artigianale.