Recensione
"In cima" non è un modo di dire. Il rifugio San Gaspare si trova proprio sulla vetta più alta dei monti Martani, che dominano l'abitato medioevale di Giano dell'Umbria e tutta la pianura circostante. Una posizione spettacolare, anche perché la strada sale dolcemente e senza strappi e il paesaggio, immerso nella natura, è più collinare che alpestre. Viaggio neppure troppo faticoso, dunque, per raggiungere un ristorante tanto classico quanto sorprendente per qualità e abbondanza delle portate.
All'ingresso del grande salone sarete subito colpiti da un "particolare": l'enorme griglia, vera protagonista del pasto. Su di essa i cuochi preparano sotto gli occhi famelici dei clienti ogni tipo di carne (castrato, salsicce, pancetta di maiale) ma anche la torta al testo, sorta di focaccia abbrustolita che fa da degno contorno alle pietanze. Prima però c'è tempo di gustare una ricca porzione di antipasti: prosciutto crudo, coppa, formaggio, fegatini, tutto rigorosamente prodotto in casa.
Nel menu - più che fisso, immutabile - seguono due ottimi primi: i saporitissimi stringozzi al tartufo e gli gnocchi di patate ai funghi porcini. Poi si dà il via alle danze con l'arrosto misto di cui si è detto. Il tutto accompagnato da un vino della casa onestissimo e servito in brocche apparentemente senza fondo. Per finire, grappa locale. E la gradita sorpresa arriva al momento del conto: solo 23 € il prezzo fisso per un menu completo. Non c'è da meravigliarsi che il ristorante si sia ampliato fino a ospitare 150 persone, diventando meta abituale di gite, escursioni e pranzi sociali.