Recensione
Chi pensasse al "solito" ristorante di montagna con piatti tradizionali alla buona si sbaglia di grosso: a Sondrio si può trovare anche altro, per esempio l'elegante e colorato locale di Luca Grigis ed Elena Dusci. I gestori espongono mostre di pittura, guardano con ammirazione e ambizione ai grandi ristoranti d'élite, ma soprattutto propongono una concezione della cucina artistica e fantasiosa, per nulla legata agli stereotipi. Così i piatti di Valtellina e Valchiavenna si accompagnano a proposte originali e abbinamenti inconsueti, oltre che ai vini della fornitissima cantina.
Gli antipasti spaziano dunque dai consueti (e ottimi) salumi valtellinesi con sottaceti e sott'olio ai più ricercati chisciöi alla tiranese con insalatina e salame, fino a proposte decisamente elaborate come l'uovo affogato su zuppa di patate, porcini e schiuma di latte caprino. Va rilevato comunque che il menu cambia ogni mese per dare spazio ai prodotti di stagione o per celebrare feste e ricorrenze. A dicembre poi è prevista un'altra iniziativa curiosa: una sorta di "greatest hits" in cui vengono riproposti i piatti migliori e più apprezzati dell'annata.
Proseguiamo nella lista passando ai primi: ovviamente dominano i pizzoccheri alla valtellinese, da qualche anno presidio Slow Food, qui al loro meglio. Ma non mancano piatti più "esotici" come i paccheri di Gragnano in cartoccio, o più rustici come i ravioloni di taroz su purè di salsiccia arrosto. Stesso discorso per i secondi: dal cervo in tre cotture (in salmì con polenta, su spiedino alla brace o in nocetta lardellata) si arriva fino alla tagliata di filetto di struzzo con mele al curry. Una proposta davvero eterogenea che soddisfa tutti i palati e che ha il suo apice nei sostanziosi dolci, come la mousse ai tre cioccolati con polvere di frutta secca e croccante ai semi di cacao (basta il nome..) o la millefoglie di mele croccanti. Da segnalare anche il pane fatto in casa e l'ottimo vino Grumello.