Dettagli Recensione
La Chiocciola
2021-06-02 11:19:20
Locuste
Segnala questa recensione ad un moderatore
Recensione
Data di visita
Mag 30, 2021
Recensione
Immersa nei boschi del Parco del Ticino, a due passi dalle rive del fiume, la trattoria La Chiocciola è un'oasi di pace nel verde oltre che un punto di partenza e (soprattutto) di arrivo per escursioni e passeggiate. La cucina punta tutto sui piatti della tradizione, senza nessuna concessione alla modernità (neppure le carte di credito...!), e ripropone anche piatti e sapori troppo spesso dimenticati: il nome non è casuale, visto che una delle specialità della casa sono proprio le lumache, ma anche il pesce di fiume appena pescato è da non perdere. I prezzi sono davvero economici, non più di 30 euro per un pasto completo, e fanno perdonare alla grande il servizio alla buona e talvolta un po' lento.
Già la portata d'ingresso presenta qualche "chicca": più dell'antipasto della casa (11 euro per due persone), con sottaceti, pomodori secchi, insalata russa e altri stuzzichini, suggeriamo di provare lo spiedino di lumache avvolte nella pancetta. Ma il piatto più strabiliante è il midollo di bue al rosmarino, servito intero e da mangiare col cucchiaino: in un locale alla moda di Milano sarebbe una "creazione" da 20 euro, qui ne costa 4,50! I primi (8-10 euro) sono forse le proposte più standard, ma le pappardelle al ragù di cinghiale sono comunque più che valide, così come gli gnocchi di patate al burro e rosmarino o i rigatoni alla bersagliera.
Con i secondi arrivano le vere specialità della casa: gustose lumache trifolate (10 euro), polenta taragna con funghi porcini, la succulenta tagliata di lago e i pesciolini fritti (11 euro). Se si è fortunati si può contare anche sulle rane fritte, sul pesce persico o sulle alborelle, rara prelibatezza. Sui vini inutile avanzare pretese: il rosso della casa si lascia bere e accompagna vivacemente il pasto. Ristretto l'assortimento di dolci: tiramisù, salame di cioccolato e, in stagione, gelato o fragole con zucchero e cannella, il tutto seguito dall'originale liquore al melograno.
Già la portata d'ingresso presenta qualche "chicca": più dell'antipasto della casa (11 euro per due persone), con sottaceti, pomodori secchi, insalata russa e altri stuzzichini, suggeriamo di provare lo spiedino di lumache avvolte nella pancetta. Ma il piatto più strabiliante è il midollo di bue al rosmarino, servito intero e da mangiare col cucchiaino: in un locale alla moda di Milano sarebbe una "creazione" da 20 euro, qui ne costa 4,50! I primi (8-10 euro) sono forse le proposte più standard, ma le pappardelle al ragù di cinghiale sono comunque più che valide, così come gli gnocchi di patate al burro e rosmarino o i rigatoni alla bersagliera.
Con i secondi arrivano le vere specialità della casa: gustose lumache trifolate (10 euro), polenta taragna con funghi porcini, la succulenta tagliata di lago e i pesciolini fritti (11 euro). Se si è fortunati si può contare anche sulle rane fritte, sul pesce persico o sulle alborelle, rara prelibatezza. Sui vini inutile avanzare pretese: il rosso della casa si lascia bere e accompagna vivacemente il pasto. Ristretto l'assortimento di dolci: tiramisù, salame di cioccolato e, in stagione, gelato o fragole con zucchero e cannella, il tutto seguito dall'originale liquore al melograno.
Trovi utile questa opinione?
00
Commenti
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.
Powered by JReviews