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Locanda Ai Secoli Bui - Wine Restaurant
2012-05-25 10:47:36
Locuste
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Recensione
Data di visita
Agosto 03, 2007
Recensione
La cornice: una raccolta e tranquilla piazzetta tra i tornanti che sovrastano San Bartolomeo al Mare. L'idea: una locanda che riscopre (in modo quantomeno libero) atmosfere e ambienti della cucina medioevale, fino a presentare un istrionico cameriere in divisa da templare. Fin qui tutto bene; e anche la proposta culinaria risulta piuttosto invitante. Il menu è infatti incentrato soprattutto su bruschette, pizze e crostini (la richiestissima focaccia genovese è disponibile solo al lunedì e al giovedì) ma presenta anche alcuni interessanti piatti "fuori lista". La pecca del locale sta soprattutto nei prezzi di questi piatti, o meglio nella scarsa trasparenza sui prezzi, che rende il conto finale decisamente più elevato delle attese.
Questo "piccolo" (si fa per dire) inconveniente guasta purtroppo l'impressione su una cena atipica, ma per altri versi soddisfacente. Tra gli antipasti è di buona qualità il tagliere di salumi tra cui spiccano il capocollo e l'ottima sella di mastro Dante, prosciutto disossato e conciato tipico di Norcia. L'ampia varietà di pizze prevede, tra le altre, anche la pizza del lardoso con lardo e formaggi di vario tipo. Per quanto riguarda i piatti fuori lista è da provare, in stagione, il sauté di conchiglie: cozze, vongole e fasolare fresche e saporite.
Restando sul versante marino abbiamo assaggiato i pretenziosi involtini di mare (ricciola cruda con verdure), discreti ma decisamente troppo ridotti nonchè costosi. Anche sulla carne si va a corrente alternata: ottime le rostelle di capra - simili agli arrosticini abruzzesi - molto meno invece la tagliata di manzo. Come dessert si può optare per la frutta di stagione o anche per la torta ai tre cioccolati, ambiziosa ma non indimenticabile. Per accompagnare la cena si può scegliere in una ristretta ma discreta lista di vini (il Pigato locale domina) e birre.
Questo "piccolo" (si fa per dire) inconveniente guasta purtroppo l'impressione su una cena atipica, ma per altri versi soddisfacente. Tra gli antipasti è di buona qualità il tagliere di salumi tra cui spiccano il capocollo e l'ottima sella di mastro Dante, prosciutto disossato e conciato tipico di Norcia. L'ampia varietà di pizze prevede, tra le altre, anche la pizza del lardoso con lardo e formaggi di vario tipo. Per quanto riguarda i piatti fuori lista è da provare, in stagione, il sauté di conchiglie: cozze, vongole e fasolare fresche e saporite.
Restando sul versante marino abbiamo assaggiato i pretenziosi involtini di mare (ricciola cruda con verdure), discreti ma decisamente troppo ridotti nonchè costosi. Anche sulla carne si va a corrente alternata: ottime le rostelle di capra - simili agli arrosticini abruzzesi - molto meno invece la tagliata di manzo. Come dessert si può optare per la frutta di stagione o anche per la torta ai tre cioccolati, ambiziosa ma non indimenticabile. Per accompagnare la cena si può scegliere in una ristretta ma discreta lista di vini (il Pigato locale domina) e birre.
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