Dettagli Recensione

 
Locanda Ai Secoli Bui - Wine Restaurant 2012-05-25 10:48:32 utente
Voto medio 
 
10.0
Qualità 
 
10.0
Quantità 
 
10.0
Servizio 
 
10.0
Prezzo 
 
10.0
Opinione inserita da utente    25 Mag, 2012
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Recensione

Data di visita
Gennaio 22, 2008
Recensione
Abbiamo deciso di andare a cenare Ai Secoli Bui su consiglio di altri nostri conoscenti. Il motivo? Dicono che fanno una focaccia che tiene testa a quella che fanno a Recco. Così da cari e vecchi amanti di questa leccornia, decidiamo di partire direzione Locanda, seppure molto dubbiosi e scettici.
Grazie alle indicazioni dei nostri amici, riusciamo a trovare il locale con molta facilità, parcheggiamo in un ampio parcheggio gratuito posto proprio di fronte alla nostra meta e c'incamminiamo verso l’entrata.
L’ampia veranda ricoperta da una bellissima pianta rampicante, probabilmente gelsomino, un’insegna in ardesia che riporta in caratteri gotici il nome della locanda e la grande porta a vetrata ci invitano ad entrare.
La musica che ci avvolge entrando, unita a muri antichi in pietra, panche e tavoli in legno, ci fa un po’ tornare indietro nel tempo, mai però quanto l’arrivo di un pittoresco oste in abiti dell’epoca.

Accomodati al nostro tavolo ( per rimanere a tema, una tavola rotonda!) con l’arrivo delle liste l’oste ci intrattiene narrandoci a memoria nel dettaglio i piatti fuori lista della serata; oltre alla già citata focaccia viene proposto: taglieri di salumi di Alta Norcineria (a detta dell’oste sono una delle prime Norcinoteche della Liguria), formaggi di nicchia, zuppe di loro produzione, pizze e crostoni dai nomi medievali (ricordiamo Il Plebeo, Il Duca e La Strega) e per finire diversi piatti di carne, alcuni di allevamento locale. È stata una dura scelta, ma alla fine abbiamo optato per: una teglia di Focaccia tipo Recco da 45 cm: ottima! Da far concorrenza a quella di Manuelina, ci siamo subito pentiti di non averne prese di più. Salumi e formaggi: nati come accompagnamento alla Recco, dimostratisi all’altezza della stessa, i salumi di alta qualità e gustosi formaggi (alcuni presidio Slow-Food) abbinati a particolari salsine per amanti dell’agrodolce. Grigliata mista di carne per cinque: eccellente! Siamo capitati in una sera in cui proponevano la Chianina…purtroppo l’abbiamo solo vista cruda al tavolo accanto (portano a vista i tagli al tavolo). Invece abbiamo gustato 20 rostelle tra capra e pollo, costata di vitellone piemontese di allevamento locale, salsiccia (nella foto) e tagliata di Angus argentino, con contorni a scelta compresi nel prezzo. Carni e cotture perfette.

Nonostante una cinquantina di vini italiani in carta, abbiamo optato per la birra:
ne hanno tre diverse alla spina di produzione artigianale (bionda, rossa e weiss) e una ventina di birre in bottiglia ricercate e in continua rotazione: a partire da microbirrifici liguri per finire a birre di Abbazia e Trappiste. Non sono mancati poi i dolci, ed erano tutti molto buoni, sia quelli fatti da loro che non.
L'alleggerimento del portafoglio complessivamente è stato di 24 euro a testa. Peccato non aver fatto gli Occhi del Serpente, il gioco Medioevale che permette di vincere una consumazione, ma la qualità dei prodotti, il servizio dei camerieri gentilissimi nonché il cospicuo sconto applicato ci ha portato a una conclusione unanime: abbiamo mangiato benissimo, in un posto carino e originale, seguiti con cura e a un prezzo più che ragionevole. Da segnalare anche che ogni venerdì c’è sempre un piatto in "edizione limitata" e viene offerto a tutti un fresco pinzimonio in olio nuovo.

Federica Calcagno
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