Taverna Mascarella Taverna Mascarella Hot

Taverna Mascarella

Indirizzo

Via / piazza
via Mascarella 22/a
Città
Bologna
Regione
Emilia Romagna
Provincia
Bologna

Informazioni

Giorno di chiusura
domenica
Orari
mezzogiorno e sera
Coperti
50
Prezzi
40-45 €
Carte di credito
Note
ATTENZIONE: Il ristorante risulta aver cessato l'attività.

Contatti

Telefono
051-224372

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Taverna Mascarella

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Alterna origine/destinazione

Opinione autore

Taverna Mascarella 2012-05-23 20:53:48 Locuste
Voto medio 
 
7.1
Qualità 
 
9.0
Quantità 
 
7.5
Servizio 
 
8.0
Prezzo 
 
4.0
Opinione inserita da Locuste    23 Mag, 2012
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Recensione

Data di visita
Novembre 20, 2007
Recensione
Qualcuno, nel cuore dell’affollata zona universitaria di Bologna, è venuto dalla lontana Sardegna per insegnare ai bolognesi a cucinare: una vera follia. E, cosa ancor più folle, c’è riuscito, trasformando la taverna Mascarella in un ristorante frequentato e apprezzato sia da chi vuole provare il brivido dell’esotismo con i piatti della tradizione barbaricina, sia da chi preferisce restare nel solco della cucina locale, altrettanto ben rappresentata. L’artefice di questo piccolo miracolo, Cesare Rais, può contare anche su una location spettacolare (la taverna è situata all’interno di un edificio cinquecentesco) e su un servizio molto curato: unico difetto, se così lo vogliamo chiamare, sono i prezzi medio-alti, che peraltro non sembrano scoraggiare la clientela.

Come accennato, il menu si articola su due binari: da un lato i piatti sardi, dall’altro quelli emiliani. E non è affatto detto che questi ultimi siano meno consigliabili, anzi: provare le squisite tagliatelle al culatello e porcini per credere. Sapori semplici come quelli delle tagliatelle al ragù si alternano a piatti più elaborati come le perle di Orosei, gustosa variazione sul tema della gastronomia sarda: una sorta di raviolini con ricotta e spinaci conditi al burro e salvia. Classici, nonostante la grafia inconsueta, i goulurgiones al sugo di carne (vedi foto), da non perdere. La cucina “marinara” è ben rappresentata da altri primi come gli spaghetti alla bottarga e la fregola con vongole, pomodorini e zucchine.

La perfetta fusion tra Sardegna ed Emilia si realizza comunque nei secondi, che propongono diversi piatti tipici della zona “trattati” però in salsa isolana: bastino come esempio lo stinco di maiale al Vermentino o la tagliata di cavallo. Ideale per cottura e per aroma il filetto, mentre il venerdì e il sabato si può gustare anche il classico porcetto sardo. Anche la cantina spazia ovviamente tra le due diverse connotazioni regionali: un ottimo Sangiovese può essere l’accompagnamento ideale. Il giudizio finale sul ristorante non può che essere estremamente positivo, tenendo conto della fascia di prezzo: il conto finale si aggira almeno sui 40 euro.
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