Agriturismo Cella di Montalto
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Indirizzo
Via / piazza
località Cella 17
Città
Montalto Pavese
Regione
Lombardia
Provincia
Pavia
Informazioni
Orari
mezzogiorno e sera
Coperti
40
Prezzi
25-30 €
Carte di credito
Sì
Contatti
Telefono
0383-870117
Image Gallery
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Opinione autore
Agriturismo Cella di Montalto
2012-05-24 09:07:08
Locuste
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Recensione
Data di visita
Mag 26, 2007
Recensione
Quando la tua casa è sulle colline di Montalto Pavese, a due passi da Santa Maria la Versa e dalle altre rinomate cantine della zona, non hai molta scelta: o produci il vino, o lo servi in tavola in abbondanza. Per non sbagliare, la famiglia Canegallo ha deciso di fare entrambe le cose, dedicandosi anche all’allevamento di carni prelibate: il risultato non dev’essere dispiaciuto, dato che l’azienda agricola è in attività da quasi un secolo. Oggi che l’antico granaio è stato trasformato in un ristorante e la fattoria in un agriturismo da 8 camere, il luogo non ha perso fascino: il servizio è molto sobrio e curato, ma i prodotti sono davvero genuini e la struttura accogliente. Peccato soltanto per una certa parsimonia nelle porzioni: è vero che la richiesta di bis è ben accetta, fatto sta però che i secondi sembrano davvero sacrificati rispetto al resto.
Il menu è fisso – pur variando naturalmente a seconda della stagione – e si apre con l’orgoglio della casa: il salame a pasta morbida (di qualità simile a quello di Varzi), già premiato per due volte con il Gran Premio del Salame, come recitano i diplomi alle pareti. L’omaggio è tanto apprezzabile che del pregiato salume, servito in tavola intero, spesso rimane soltanto la pelle. Per accompagnare, naturalmente, nulla di meglio di una bottiglia di Bonarda della casa che fra l’altro si abbina perfettamente anche alle splendide focaccine calde con pancetta e alla torta al formaggio. Dopo l’antipasto si può continuare sulla strada della Bonarda o preferire un bicchiere di Pinot nero vinificato in bianco, l’altra etichetta prodotta della casa.
Di buon livello i primi piatti: in stagione è da provare il risotto con gli asparagi, di perfetta cottura e gusto sopraffino. Meno significativi gli agnolotti, che comunque sono più che discreti. Il secondo invece delude un po’: la tagliata olio e pepe con patate gratinate, nonostante il sapore delicato, non può competere con le altre portate. Anche i dolci sono naturalmente artigianali: spiccano la crostata di albicocche e la torta Paradiso con cioccolato fuso, miele o caramello. Infine un bicchierino di grappa di Bonarda per digerire un pasto per nulla pesante, anche sotto il profilo del prezzo (30 euro tutto compreso). Se poi si vuole proseguire la giornata a caccia di vini, c’è solo l’imbarazzo della scelta: vi consigliamo due cantine opposte per tipologia, l’affermata “Travaglino” – costosa ma dotata di etichette raffinatissime – e la più ridotta “La Marzuola”, entrambe a Calvignano.
Il menu è fisso – pur variando naturalmente a seconda della stagione – e si apre con l’orgoglio della casa: il salame a pasta morbida (di qualità simile a quello di Varzi), già premiato per due volte con il Gran Premio del Salame, come recitano i diplomi alle pareti. L’omaggio è tanto apprezzabile che del pregiato salume, servito in tavola intero, spesso rimane soltanto la pelle. Per accompagnare, naturalmente, nulla di meglio di una bottiglia di Bonarda della casa che fra l’altro si abbina perfettamente anche alle splendide focaccine calde con pancetta e alla torta al formaggio. Dopo l’antipasto si può continuare sulla strada della Bonarda o preferire un bicchiere di Pinot nero vinificato in bianco, l’altra etichetta prodotta della casa.
Di buon livello i primi piatti: in stagione è da provare il risotto con gli asparagi, di perfetta cottura e gusto sopraffino. Meno significativi gli agnolotti, che comunque sono più che discreti. Il secondo invece delude un po’: la tagliata olio e pepe con patate gratinate, nonostante il sapore delicato, non può competere con le altre portate. Anche i dolci sono naturalmente artigianali: spiccano la crostata di albicocche e la torta Paradiso con cioccolato fuso, miele o caramello. Infine un bicchierino di grappa di Bonarda per digerire un pasto per nulla pesante, anche sotto il profilo del prezzo (30 euro tutto compreso). Se poi si vuole proseguire la giornata a caccia di vini, c’è solo l’imbarazzo della scelta: vi consigliamo due cantine opposte per tipologia, l’affermata “Travaglino” – costosa ma dotata di etichette raffinatissime – e la più ridotta “La Marzuola”, entrambe a Calvignano.
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